VALSUSA, PESCATORE MULTATO DAL GUARDIAPARCO: AVEVA PESCATO IL DOPPIO DELLE TROTE CONSENTITE

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TESTO E FOTO DEL PARCO ALPI COZIE

L’obiettivo di un Ente Parco è tutelare il patrimonio ecologico delle aree protette incluse all’interno dei suoi confini. Ciò avviene, spesso, anche tramite divieti finalizzati a proibire o limitare determinate attività umane che possono rappresentare una minaccia per gli equilibri naturali dei territori. È questo il caso della pesca, che all’interno dei Parchi delle Alpi Cozie non è vietata, bensì sottoposta ad alcune limitazioni per la conservazione degli habitat di laghi, torrenti e fiumi.
Nelle scorse settimane, un guardiaparco in servizio nel Parco naturale Orsiera Rocciavrè ha effettuato un controllo di routine su un pescatore, dotato di regolare permesso di pesca, che aveva però catturato un numero di trote fario doppio rispetto a ciò che consente la legge regionale: l’uomo è stato sanzionato con verbale. Abbiamo deciso di raccontare questa storia come pretesto per spiegare una norma, non con l’intento di gettare ulteriore discredito su una persona che ha sbagliato e pagato le conseguenze del suo errore.
Le norme regionali che consentono a ogni pescatore, munito di licenza, di catturare un numero massimo di pesci si basa su specifiche valutazioni tecnico-scientifiche volte a conservare gli ecosistemi acquatici e la consistenza delle popolazioni ittiche. È evidente che prelievi eccessivi metterebbero in serio pericolo la sopravvivenza di numerose specie compromettendo la buona salute di ambienti fragili come i corsi d’acqua e i bacini lacustri di montagna. Così come è scorretto – e anche vietato – compensare l’eccessiva attività di pesca con immissioni non autorizzate di nuovi pesci alloctoni.
Occorre anche specificare che l’attività di vigilanza dei guardiaparco ha soprattutto una funzione informativa e preventiva volta a informare i fruitori delle aree protette sulle buone norme di comportamento da tenere e sulle cattive da evitare. Gli interventi sanzionatori che riguardano, per fortuna, un numero limitato di persone sono volti principalmente a tutelare la stragrande maggioranza che rispetta le regole dalla prevaricazione di coloro che non lo fanno. Oltre, naturalmente, a proteggere l’ambiente che è la prima vittima delle violazioni.

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15 COMMENTI

    • Perché eliminare? Pescare e cacciare ci sono sempre stati l’unica è rispettare le regole. Se anche queste due attività verranno cancellate non resta più niente. Io personalmente eliminerei chi vuole eliminare queste due attività

  1. Sono più del triplo : a questo punto io toglierei la licenza in più una bella denuncia penale così incomincia a riflettere su quello che ha fatto

  2. Il pescatore era mica uno biondo, capellone, con le mani bucate?? Forse ne aveva pescato un paio e poi li ha moltiplicati….

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