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BUSSOLENO – Lunedì 19 luglio, dalle 8.30 alle 13, si potrà firmare in piazza del mercato la petizione promossa dalla famiglia di Samuele Naitza, il 18enne che ha perso la vita in moto lunedì 14 giugno sulla strada provinciale 24 a Coldimosso. Per aderire basta portare i documenti di identità.
Una petizione indirizzata alla Città Metropolitana di Torino, per chiedere che finalmente installi delle reti di protezione sulla strada provinciale 24 del Monginevro, al km 49+800.
E’ proprio quello il tragico punto in cui Samuele è stato sbalzato dalla moto, tra Bussoleno e Susa, dopo aver impattato contro il guardrail finendo nel canale sottostante.
“Quando perdiamo una giovane vita, tutti perdiamo qualcosa, anche coloro i quali non sono direttamente coinvolti in questo devastante dolore. Perché i giovani sono speranza, sono allegria, sono gioia, sono il futuro perciò tutti perdiamo un pezzettino del nostro futuro. Dobbiamo proteggere i nostri ragazzi e anche se non possiamo essere dappertutto possiamo cominciare da qui” ha scritto Valentina Sità, la zia di Samuele, per promuovere la raccolta firme.
“Mettiamo in sicurezza il tratto di strada dove Samuele è caduto affinché quello che è successo a lui non capiti a nessuno mai più. Lunedì 19 luglio dalle ore 8.30 alle 13 venite a firmare la petizione a Bussoleno in piazza del mercato affinché la Città Metropolitana di Torino metta delle reti di protezione sulla SP 24 al km 49+800. Chi quel giorno non potesse venire mi contatti in privato così ci accordiamo per un altro momento. Grazie”.
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Appunto.
Commento di parte e precipitoso,
Per quale motivo, solo il privato deve recintare il canale fonte di pericolo ed il pubblico che insiste sullo stesso è sollevato…
Viene data colpa alla velocità, colpo di sonno e infarto da escludere a priori…
Tutti sono bravi a fare i saputelli ma prima di fare prendere aria alla bocca bisognerebbe sapere come sono andate le cose. E sopratutto per rispetto alla famiglia certi commenti sarebbe meglio evitarli!
Vergognatevi
Immagino che Licia sappia come sono andate le cose ?? Grazie !!!!
Proprio perché non le so non mi permetto di “indovinare” cose così delicate!!!
Non basta proprio posizionare una rete ma va studiato il sistema di salvataggio! I guardrail sono pensati così sagomati per affrontare un urto dal lato strada mentre una rete, per effetto elastico, gli ributterebbe contro la persona dal lato opposto, quello tagliente e pericolosissimo. Dalla padella alla brace, insomma.
Il sistema deve essere prima studiato quindi omologato con i crashtest di rito. Probabilmente servirà la progettazione di un nuovo tipo di guardrail monoblocco alto almeno 150 cm e diversamente cedevole a seconda dell’altezza, che andrà sostituito agli esistenti ovunque ve ne sia bisogno. Potrebbe essere obbiettivo di un crowdfunding internazionale… ben più efficace di una petizione locale.
Ma voi avete idea di cosa significa perdere un figlio, un nipote, un cugino, a soli 18 anni??? A volte bisognerebbe avere rispetto e tacere!!! Vergogna!!! Quel tratto di strada è pericoloso anche andando piano in bicicletta!! Grazie alla famiglia di Samuele che, nonostante il loro grande dolore, sta combattendo per una causa utile a tutti!!!!
Licia, tu sai come sono andate le cose?
No e purtroppo nessuno può saperlo. Ma dare per scontato che sia stata la velocità mi sembra esagerato.
Non può essere stato un malore? Un mal funzionamento della moto? Un semplicissimo insetto entrato negli occhi?
Ma poi, anche se fosse stata la velocità, a nessuno è mai capitato di fare un’azione sbagliata al volante?
Ma avete idea di cosa significa perdere un figlio, un nipote, un cugino, un amico, di soli 18 anni???? A volte bisognerebbe avere rispetto e tacere!!! Vergogna! Quel tratto di strada è pericoloso anche andando piano in bicicletta! Grazie alla famiglia di Samuele che, nonostante il loro grande dolore, stanno combattendo per una causa utile a tutti!!!
Repetita juvant
Ma avete idea di cosa significa perdere un figlio, un nipote, un cugino, un amico, di soli 18 anni???? A volte bisognerebbe avere rispetto e tacere!!! Vergogna! Quel tratto di strada è pericoloso anche andando piano in bicicletta! Grazie alla famiglia di Samuele che, nonostante il loro grande dolore, stanno combattendo per una causa utile a tutti!!!
Ma avete idea di cosa significa perdere un figlio, un nipote, un cugino, un amico, a soli 18 anni??? A volte bisognerebbe avere rispetto e tacere! Vergogna! Quel tratto di strada è pericoloso anche andando piano in bicicletta! Dobbiamo ringraziare la famiglia di Samuele che, nonostante il loro grande dolore, stanno combattendo una causa utile a tutti!
Gli incidenti in tratti stradali pericolosi possono capitare per svariati motivi e non solo per la velocità… una protezione in più perché dovrebbe essere un problema?
À Bussoleno era franata una montagna; petizione per incamiciare l’arco alpino con il cemento armato. Quando piove ci sono le alluvioni; petizione per una cupola di plastica sulla vallata intera. A ogni qualunque incidente o disavventura, petizione per ulteriori limiti e restrizioni; fino alla raccolta firme che abolisca l’esistenza in vita.
Vergognati, una petizione per far star zitte le persone come te la firmerei subito, mettici la faccia, non si parla di limiti o restrizioni, si parla di una messa in sicurezza di un canale pericoloso idiota
indipendentemente da come il povero Samuele sia finito nel canale, Tutti i corsi d’acqua incanalati con sponde di cemnto andrebbero messi in sicurezza per evitare che dentro ci finiscano persone od animali, allo stesso modo come si mettono in sicurezza le pareti che fiancheggiano le statali contro la caduta sassi.
Una cosa è certa , che se il canale fosse stato messo in sicurezza il povero Samuele sarebbe ancora fra noi.
Ps . vorrei firmare la petizione , dove si puo fare?
Un conto sono le reti di protezione sistemate lungo il canale,un altro un sistema che impedisca di cadere dal lato della strada che per forza di cose deve essere omologato.Pur comprendendo la tragedia che è avvenuta non è che con una raccolta firme si risolve il problema, purtroppo…
Scusate e allargo un po’ il discorso, ci terrei ad evidenziare che di situazioni analoghe in Val di Susa ce ne sono anche altre. Andate a vedere la situazione del Canale Cantarana, quante strade in prossimità del canale hanno protezioni realmente efficaci.
Lungo il corso del canale ci sono ponti che hanno il livello dell’acqua sottostante che rasenta o sopravanza la soletta. Ma chi riuscirebbe a sopravvivere ad una caduta accidentale nel canale in una condizione del genere?
Nel comune in cui vivo , nel corso degli anni, sono annegate alcune persone , morti sempre catalogate come suicidi. Ma è possibile che nel terzo millennio non si riesca a risolvere una volta per tutte queste situazioni?