AVIGLIANA – Nella mattinata del 5 novembre, in esecuzione all’ordinanza di carcerazione emessa dal Tribunale di Torino, i Carabinieri di Avigliana hanno arrestato due uomini italiani di 44 anni e 31 anni, zio e nipote, con l’accusa di “lesioni personali pluriaggravate in concorso” e “rapina pluriaggravata in concorso”. A seguito di una perquisizione a casa del più giovane, sono stati trovati un coltello a serramanico, una riproduzione “a salve” di una pistola Beretta priva di tappo rosso e gli abiti utilizzati per compiere la spedizione punitiva. Entrambi sono stati portati alla la casa circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino. Il provvedimento nasce a seguito di una denuncia di aggressione subita da un italiano del posto il 9 settembre, rivale d’amore di uno degli arrestati. La complessa attività investigativa, eseguita attraverso la visione delle immagini di videosorveglianza e alle analisi tecniche, ha permesso di identificare i due malfattori. La spedizione punitiva di zio e nipote era contro il rivale in amore. La vittima infatti è il nuovo compagno dell’ex fidanzata dell’aggressore. La donna l’aveva lasciato a seguito di maltrattamenti. Lui non si rassegnava e e continuava a cercarla ossessivamente. Il malvivente non accettava che la donna stesse con un altro uomo: tra i due contendenti iniziano gli scontri e gli insulti via social. Poi l’ex compagno chiede aiuto allo zio per attuare la spedizione punitiva: i due si presentano ad Avigliana sotto casa del nuovo compagno, bussano alla porta e quando lui apre, lo prendono a bastonate. Infine, dopo averlo trascinato sul pianerottolo, lo feriscono con un coltello al polpaccio. Le urla della vittima hanno attirato le attenzioni dei vicini di casa: dopo le chiamate sul posto arrivano i carabinieri, ma quando intervengono i due uomini sono già fuggiti. Ora però sono stati consegnati alla giustizia.
VALSUSA, PICCHIANO E RAPINANO UN UOMO: 2 ARRESTI
Condividi
Condividi
© Riproduzione riservata
Una dose quadrupla di mazzate, in galera a marcire senza sconti, delinquenti così girano e spesso non vengono nemmeno fatte le denuncie.
Un grazie ai nostri carabinieri della valle.
Speriamo che sia d’esempio per tutti quei balordi che girano in valle.
Più controlli e verifiche sul territorio, in modo da scoraggiare questi delinquenti impuniti.
Bella gente in Valsusa!
Questi due hanno bisogno di qualche lezione di galateo della prigione!!!