di LUCA MARTIN
RIVOLI – “Una cerimonia emozionante”. Una dichiarazione, certo. Ma soprattutto un modo semplice per descrivere un momento.
Così si è espresso l’assessore del Comune di Vaie Elisabetta Serra, nel parlare della cerimonia tenutasi domenica 20 novembre nel centro congressi della città di Rivoli che ha visto premiato lo storico partigiano (nonché ex sindaco) vaiese, Ernesto Merini.
Infatti, in occasione del settantennale della lotta di liberazione il signor Merini, figura di spicco del panorama valsusino, ha ricevuto la “Medaglia della Liberazione” conferitagli dal Ministero della Difesa visti gli atti di coraggio che lui, come tanti altri partigiani durante la seconda guerra mondiale, hanno prestato affinchè il nostro Paese ritrovasse la libertà che è alla base dei diritti umani.
Una questione di famiglia: anche così si potrebbe sintetizzare la cerimonia che si è tenuta in quel di Rivoli nella giornata di domenica 20 novembre.
È stato infatti il sindaco Enzo Merini, figlio di Ernesto, a premiare il padre con questa storica onorificenza. Un piccolo gesto per sottolineare come nessuno abbia dimenticato le gesta di questi uomini, seppur compiute ormai più di mezzo secolo fa.
All’evento, hanno presenziato tutti i partigiani valsusini o, in loro vece, i rispettivi parenti. Evidente, però, come la presenza partigiana sia ancora molto evidente nei territori della nostra Valle.
L’ex sindaco Ernesto Merini, inoltre, è l’unico tra coloro i quali hanno ricevuto questo premio proveniente dal paese di Vaie.
Alla cerimonia di premiazione, hanno presenziato anche il vicepresidente della Regione Piemonte nonché delegato al Comitato Resistenza e Costituzione, dott. Nino Boeti ed il Prefetto di Torino dottor Renato Saccone.