VALSUSA, PROBLEMI DI LOMBALGIA? FISIOCARE SUSA È AL VOSTRO SERVIZIO

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SUSA – La lombalgia, o low back pain, è un disturbo estremamente comune, basti pensare che in Occidente l’80% circa delle persone dichiara di averlo sperimentato almeno una volta nella vita.

“La lombalgia si manifesta come un dolore localizzato nella parte bassa della schiena, che può irradiarsi fino alla parte prossimale della gamba, dunque fino alla zona alta della coscia e ai glutei, e che può essere associato a un senso di pesantezza e di contrattura muscolare”, spiega il dottor Lorenzo Virelli dell’Unità di Riabilitazione Ortopedica in Humanitas.

LOMBALGIA: UN DOLORE MECCANICO ASSOCIATO A UNO STILE DI VITA SEDENTARIO

“Quando un paziente lamenta dolore alla schiena, può essere sia il sintomo di patologie sottostanti, sia un dolore a sé stante, di tipo meccanico, che definiamo lombalgia aspecifica. Compito dello specialista è distinguere tra queste differenti condizioni. La lombalgia aspecifica, implica un funzionamento errato della colonna vertebrale, tale da determinare il dolore che caratterizza tipicamente la patologia. Il fattore di rischio principale della lombalgia aspecifica è dunque rappresentato da uno stile di vita sedentario e da attività che costringono il paziente a mantenere per lungo tempo la medesima posizione. In un’ottica di guarigione, dunque, è fondamentale mantenere, all’opposto, uno stile di vita dinamico e attivo e tenere sotto controllo il peso corporeo: i pazienti sovrappeso, infatti, sono quelli maggiormente soggetti a questo tipo di problematiche”, approfondisce il dottor Virelli.

“La lombalgia viene trattata principalmente con la fisioterapia. Il paziente, insieme al medico e al fisioterapista, affronta un percorso di rieducazione al movimento e di rinforzo muscolare, che proseguirà poi autonomamente a casa. Smart working e lombalgia”.

“Lo smart working, in questi mesi, ha avuto particolare incremento a causa della pandemia Covid-19 e, quando si parla di salute della schiena, può rappresentare sia un rischio che un’opportunità. I fattori di rischio, in questo caso, sono rappresentati dalla scarsa attività fisica giornaliera di chi pratica lo smart working, ma anche dalla mancanza di una postazione lavorativa dedicata, con la strumentazione posizionata nella maniera più idonea. Inoltre, anche lo stress causato dall’emergenza sanitaria si riflette a livello muscolare e porta il paziente a percepire più intensamente il dolore alla schiena”.

Per contro, però, questo periodo ci offre anche la possibilità di organizzare la nostra quotidianità in maniera più aderente alle esigenze e ai ritmi individuali, consentendo di dedicarsi quotidianamente all’attività fisica. Questo, per chi soffre di problematiche alla schiena, è sicuramente un’opportunità. In generale, il consiglio per chi soffre di questo tipo di fastidi, è mettere in atto delle strategie di compensazione: dunque non rimanere seduti troppo a lungo nella stessa posizione e postazione, ma cambiare frequentemente postura, alternando il lavoro da seduti a quello in piedi, con il computer appoggiato a un supporto rialzato.

Anche lo studio Fisiocare, situato al numero 11 in piazza Savoia a Susa, si occuperà di questi tipi di problemi con la presenza dei dottori Alessandro Gelmi e Giovanni Rea, veri professionisti del settore. Per maggiori informazioni oppure per prenotare un appuntamento è possibile contattare il numero telefonico 340-6071847 oppure scrivere un messaggio alla pagina Facebook di Fisiocare.

 

FISIOCARE
Piazza Savoia, 11 – Susa
Tel. 340-6071847
Facebook: Fisiocare
Web: www.fisioterapiagiaveno.it

(Informazione pubblicitaria a cura della New Press)

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