di ANDREA MUSACCHIO (foto inviate da alcuni cittadini e pubblicate su Facebook)
CESANA TORINESE – Sta facendo discutere il nuovo autoporto di furgoni (soprattutto stranieri) “nato per caso” a Cesana Torinese. Il problema è stato segnalato da alcuni cittadini alla redazione di ValsusaOggi.
Nel piazzale vicino al centro paese, lungo la statale 24 del Monginevro, fra il condominio Martagon e MirAlpina si è creata una vera e propria zona di riposo per autisti, dove è possibile imbattersi puntualmente in numerosi camion e furgoni polacchi parcheggiati. A segnalarlo sono proprio i residenti, che da tre mesi a questa parte devono fare i conti con 30-35 mezzi posizionati settimananlmente vicino ai loro appartamenti.
Gli stessi residenti hanno provato a segnalare al Comune di Cesana Torinese questa situazione, sottolineando come nel corso delle settimane si siano presentati episodi anche “sgradevoli”. Inoltre, tra i vari problemi presenti, vi è anche l’assenza di bagni pubblici, che rende il tutto molto complicato. Questa mattina, lunedì 29 marzo, ValsusaOggi ha chiamato il sindaco di Cesana, Roberto Vaglio, per chiedere maggiori informazioni riguardo a questa situazione.
“Allora, c’è un fraintendimento di fondo – spiega il primo cittadino – quell’area è di pertinenza dell’Anas. Quindi è l’Anas che la gestisce. Non è di pertinenza del Comune, e quindi non è possibile vietare il parcheggio. È un’area di libero accesso. Dato che i residenti si lamentano da circa 3 mesi, ho mandato nelle ultime settimane 3 volte i carabinieri a fare verifiche e sopralluoghi, la polizia municipale ben 4 volte, di cui l’ultima volta ancora lo scorso sabato 27 marzo. Abbiamo fatto delle ispezioni per vedere se ci fossero dei rifiuti, degli escrementi o delle cartacce, ma non c’era nulla. Abbiamo verificato anche i documenti degli autisti, ma anche in questo caso erano tutti in regola. Noi continueremo a fare queste verifiche puntuali. Purtroppo non siamo in grado, in quanto viviamo nel periodo Covid, di dotare la zona di bagni pubblici. L’azienda che si occupa dei bagni chimici ci ha comunicato che li rilascia solo per cantieri stradali. Il Comune non può fare molto di più che una semplice sorveglianza. Stiamo facendo tutto il possibile“.
Ma perché la zona si è popolata, quasi all’improvviso, di camion e furgoni? Vaglio risponde così. “I camionisti si fermano lì perché sono sicuri che nessuno li può assalire per rapinarli, inoltre sono vicini al supermercato e sono tranquilli. Questa è una novità che non era prevista e che areca qualche disturbo ai residenti. Sabato scorso c’erano 35 mezzi nel parcheggio. Capisco il problema, ma non avendo la competenza più di così non posso fare“.
Infine, secondo il primo cittadino, aprire un dialogo con Anas sarebbe difficile, soprattutto alla luce dei risultati ottenuti dalle varie ispezioni. “A Cesana come a Roma e Palermo esistono le leggi dello Stato – conclude Vaglio – Un terreno pubblico di un Ente, che non è il Comune, è a disposizione di chi lo utilizza. Se non ci sono evidenti atteggiamenti contrari alla pubblica licenza…più che mandare vigili e carabinieri a controllare non siamo in grado di fare altro“.
Poverini…chissà il dolore che stanno provando.
Vero
In Alta Valle deve esserci un qualche virus nell’aria, e non è il Covid. Si credono tutti padroni del mondo, così a Oulx abbiamo gente a cui dà fastidio che qualcuno abiti una casa Cantoniera (magari a 2km da casa propria), a Cesana abbiamo gente che pretende di decidere chi possa parcheggiare o meno in un’area adibita a parcheggio, e quest’inverno al Sestriere c’era chi aveva la pretesa che nessuno calpestasse piste da sci chiuse, deserte e non recintate. Scendete dal piedistallo, che “casa vostra” finisce dove inizia casa altrui.
Poverino…chissà il dolore che stai provando.
Che brutta bestia l’intolleranza. Vi siete domandati perché ci sono così tanti veicoli, magari é la nostra società che esige trasporti veloci e leggeri. Chissà, magari alcuni di quelli “infastiditi” da questi poveri autisti fanno parte di aziende che pretendono trasporti veloci e leggeri, o magari usufruiscono di consegne con corrieri. È la globalizzazione, fatevene una ragione.
Poverino…chissà il dolore che stai provando.
Che ottimo ragionamento. Infatti grazie hai fenomeni del est Europa molte ditte di autotrasporti hanno chiuso. Non mancherà molto prima che cambieranno la legge per questo tipo di trasporti. Per non parlare quanti incidenti stradali causano. In Italia come nel resto d’Europa. Questo si chiama rubare il lavoro non globalizzazione.
Io abito solo 100 metri più su di questo specie di posteggio ma35 furgoni non ci stanno neanche uno sopra l’altro la matematica e la geometria non è un reato cantava il buon Zero se ci sta il Covid cittadino possono stare anche loro che lavorano
Concordo… mi sembra più una presa di posizione perché questi signori che lavorano effettuando trasporti sono polacchi… e non penso facciano una vita facile avanti e indietro con questi furgoncini per trasportare merci che magari pure noi utilizziamo acquistandole nei negozi… comunque, se facessero qualcosa di illegale sarebbe giusto multarli e allontanarli, se invece si comportano bene, e stanno li a dormire senza dare fastidio, forse il valsusino montanaro che alberga dentro ognuno di noi deve allargare un po’ gli orizzonti e lasciare in pace chi lavora senza creare fastidi a nessuno.
35 furgoni in questo meraviglioso piazzale a circa 100 metri da casa mia non ci stanno neanche uno sopra l altro la matematica e la geometra non è un reato cantava Zero .meglio 35 furgoni trasporto merci che 35 auto trasporto Covid
Poverino…chissà il dolore che stai provando.
Gabriele 2 e cambia frase fai csgare
Poverino…chissà il dolore che hai provato.
Ma del codice della strada che non
prevede il campeggio se non nelle aree ad esso adibito (area presente nel comune di Cesana peraltro) nessuno tiene conto?
Dell’emissione dei deflussi che non è consentita? Perchè qui di campeggio vero e proprio si tratta, con tanto di preparazione dei pasti sul piazzale.
Il problema non è la sosta dei veicoli in sè quindi, ma l’atteggiamento dei proprietari dei mezzi che praticano vero e proprio vagabondaggio: oltre all’utilizzo dei fornelli a gas da campeggio sul piazzale, si è assistito in alcuni casi, ad episodi di persone che utilizzavano la fontana dell’area giochi Comunale, adiacente al piazzale, per la propria igiene personale, mentre altri espletavano i propri bisogni fisiologici in prossimità del proprio automezzo, in pieno giorno: si rammenta che cè un parco giochi per bambini adiacente all’area!
I vigili intervengono quando l’atto
si è ormai compiuto e concluso, e se il
soggetto non viene colto in flagrante, non è sanzionabili in alcun modo.
Ci si chiede il perchè non utilizzino l’area di sosta per i camper, che è presente all’interno
del Comune.
Quando scappa scappa
Questo è già un altro discorso… riscaldarsi un po’ di cibo strada facendo mentre si lavora o si viaggia, non è reato, purché non si lascino i rifiuti in giro…siamo diventati un po’ troppo raffinati in questa valle, che pensa, che chi lavora con un furgoncino avanti e indietro attraverso l’Europa possa permettersi il ristorante 3 stelle Michelin? Se invece espletano i loro bisogni come viene affermato, questo non è solo contrario alla decenza, ma anche alla salute pubblica, in quanto possono trasmettere malattie, pertanto fotografateli in tali situazioni e fate denuncia, perché per espletare i propri bisogni, in tempi no covid ci si recava in un bar a bere un semplice caffè, adesso che prendano almeno un pezzo di autostrada e si rechino in autogrill, di certo non si possono fare i bisogni nei piazzali vicino le case altrui, per ragioni di decoro e di igiene pubblica, e questo al di là del fatto che siano 35 o meno di 35. Tutto ciò ribadendo la mia comprensione per il fatto che non si stanno divertendo ma stanno lavorando.
Anche i bisogni dei cani portano malattie… ma per quelli nessuno s’indigna. Vero?!
Se una persona arriva a fare i propri bisogni in luoghi pubblici vuol dire che non li tiene più… altro che autogrill! Guidare mentre ti scappa non è il massimo, toglie l’attenzione alla guida. Il problema dei bar e dei ristoranti chiusi crea un disagio più grosso di quel che si crede. Non ci andava solo chi voleva divertirsi…
Che gran problema! Ma andate a cagare imbecilli
35 furgoni ? Mi sembra impossibile farli stare neanche uno sopra l altro abito a100 metri dal piazzalone è l unico turismo che abbiamo
35 furgoni ? Ma non ci stanno
Com’è che Cesana si sveglia e ce l’ha con l’autoporto sotto cassa e non si lamenta di quello che viene viene montato a SAN DIDERO!! perchè a susa devono fare la stazione Internazionale? (sich) hanno magari la sindrome di NIMBY?
Bruno, scusa, pensi che ci stiano 35 furgoni?
Il popolo del SI’ dell’Alta Valle è diventato il popolo del NO? (“Non nel mio giardino….”)
La legge della rabbia è stupida…
Chissà cosa trasportano, in furgoni e furgoncini: controllato ?
La cosa veramente strana è un altra. Da agosto dello scorso anno esiste una legge europea che finalmente ha esteso le limitazioni applicate agli autotrasportatori a tutti coloro che guidano mezzi atti al trasporto di cose per lavoro. Ebbene nonostante questo sembra che il trasporto ” veloce e leggero” succitato abbia addirittura trovato nuova linfa. Mi preme sottolineare che riduzione di orario lavorativo, divieti di riposo settimanale in cabina, tachigrafi ed altro ancora sono tutte misure adottate in nome della sicurezza stradale.
Inutile prendersela con i conducenti, anche loro sono vittime del l’ingranaggio. Allora poniamoci alcune domande:1) quali merci trasportano questi veicoli, prodotti così “urgenti” da dover richiedere trasporti con veicoli leggeri tali da poter circolare sempre. 2) chi commissiona tali trasporti? 3) le merci non potrebbero essere prodotte in loco, evitando consumo di carburante? 4) perché ai cittadini vengono poste delle restrizioni all’uso della macchina? perché sono stati demonizzati i diesel euro 5 e poi si accetta tutto questo movimento di autocarri a gasolio che sicuramente contribuiscono al formarsi delle micro polveri? 5) come é possibile che le merci trasportate siano “convenienti” se gravante dai costi di trasporto? 6) questi trasporti sarebbero “convenienti” qualora gli autisti anziché bivaccare fossero pagati degnamente e potessero usufruire di idonei luoghi per riposare e ristorarsi? 7) perché la speculazione di pochi, come sempre, la pagano tutti? 8) tali trasporti potrebbero essere organizzati diversamente, magari su treno, in modo da evitare l’inquinamento dovuto al gran numero di veicoli leggeri circolanti, questo per evitare di attivare “il semaforo ambientale” tanto caro ai politici firmatari dei protocolli ambientali. Quante domande. Sarebbe bello trovare le risposte.
Tutte queste parole sono inutili perché la regolamentazione delle soste con pernotto è già definita dall’art.10 della L.R. 5 del 22/02/2019, applicando le sanzioni dell’art.21. Non capisco la la difficoltà…
http://arianna.consiglioregionale.piemonte.it/iterlegcoordweb/dettaglioLegge.do?urnLegge=urn:nir:regione.piemonte:legge:2019;5@2021-4-15
Rispondo a me stesso con una rettifica di cui non ero aggiornato. Due mesi fa la legge citata ha subito un restyling ed è stato aggiunto il comma 2bis all’art.10 che, in sintesi, dice che ora si può sostare fino a 48 ore se non vi è una struttura adatta a riceverli. Punto e a capo. Scusate l’illusione…