dalla FONDAZIONE “SALVA LA TORRE”
ALMESE – Il 18 settembre è iniziata una campagna di crowdfunding per aiutare tramite donazioni la ristrutturazione e il mantenimento di un bene storico del nostro Paese. Ad Almese, in provincia di Torino, è infatti presente un edificio di inestimabile valore per il territorio, la storia e l’architettura del nostro Paese: la torre di Almese.
Una campagna di crowdfunding è un metodo di finanziamento collettivo per sostenere una causa, un progetto o un’iniziativa, che permette a chiunque di fare una donazione attraverso Internet, ricevendo in cambio un “premio” in base all’importo finanziato.
Per poter assistere al video della Fondazione “Salva la Torre” è possibile visitare il canale di YouTube all’indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=1hPbP1wguk4.
MILLE ANNI DI STORIA
Un metodo estremamente moderno per salvare qualcosa di molto antico, vecchio quasi mille anni. La prima traccia della Torre appare infatti in un documento risalente al 1029 quando Oderico Manfredi, marchese di Torino, donò all’Abbazia di San Giusto in Susa una parte dei suoi possedimenti, fra cui la “curtis” che nel XII secolo venne trasformata in un borgo fortificato. Col passare del tempo la Torre ha assunto diversi ruoli, da residenza agricola a rifugio durante le escursioni aeree della Seconda Guerra Mondiale.
LEGGENDA E VERITÀ
Non sono mancate nemmeno le leggende e il folclore intorno alla torre: si narra di un tesoro nascosto e cercato per anni da Battista Truccato, scalpellino che nel 1913, in seguito al ritrovamento di una pergamena che pare portasse al tesoro, iniziò a scavare cunicoli, fino alla sua morte nel 1918. Per non parlare dell’ultima caccia alla strega, Maria Gotto di Rubiana, che il 28 luglio 1620 venne accusata di stregoneria, catturata, interrogata e rinchiusa nel carcere di S.Mauro.
LA TORRE OGGI
Oggi la Torre è alta 26 metri e mantiene la suddivisione in sette piani. Dal 2002, la proprietaria Domenica Bussetti ha concesso l’uso della torre in comodato d’uso al comune di Almese, perché tutti potessero ammirarla e goderne.
È diventato uno spazio espositivo e sede anche di eventi culturali. Negli anni ha ospitato mostre prestigiose, come la personale delle immagini del fotografo Riccardo Moncalvo, dei pittori del gruppo Decalage, del pittore Antonio Carena, dei costumi di scena dell’Otello per la regia di Ermanno Olmi e quella sull’arte tibetana. Nelle sale del ricetto sono state organizzate anche serate dedicate alla cultura enogastronomica.
Recentemente è nata “Fondazione Salva La Torre” ossia un’associazione culturale senza scopo di lucro, con l’obiettivo principale di raccogliere fondi per il mantenimento e la ristrutturazione della Torre stessa.
SALVA LA TORRE
Dopo quasi mille anni di vita i segni del tempo iniziano a farsi sentire ed è per questo motivo che la Torre almesina ha bisogno dell’aiuto da parte di tutti. Questa torre non costituisce solo un tassello importante dell’identità del paese e della sua comunità, ma fa anche parte del patrimonio storico e architetturale dell’Italia che non ha eguali in tutto il mondo (basti pensare alla sua appartenenza al percorso della via Francigena). L’attivazione di una campagna di crowdfunding tramite le principali piattaforme internazionali, come Kickstarter e Indiegogo, deriva proprio dalla volontà di garantire alla Torre una lunga vita, vita che sarà possibile solo grazie ad urgenti interventi di ristrutturazione che, se non eseguiti, possono comprometterne l’utilizzo da parte della comunità e dei turisti.
Per raggiungere questo complicato obiettivo, le possibilità tecnologiche offerte da questo nuova modalità di finanziamento collettivo sono fondamentali. La campagna infatti non è solo un modo per inviare donazioni in modo semplice e veloce, ma soprattutto un’opportunità per partecipare attivamente al progetto, rimanendo costantemente aggiornati sull’avanzamento della messa in sicurezza e della ristrutturazione, sulle visite e sugli eventi che si terranno al suo interno. E’ inoltre un mezzo molto efficace per promuovere e far conoscere questa realtà all’estero, incentivando l’inserimento di Almese all’interno degli itinerari turistici di chi visita il paese.
Dalla donazione più piccola a quella più grande, tutti possono dare il proprio contributo e ricevere in cambio diverse tipologie di premi: dal proprio nome in un libro mastro che verrà conservato all’interno della torre alla possibilità di dare il proprio nome (o quella di una persona cara) a uno dei piani dei sette piani, passando per il tour virtuale dedicato ai finanziatori più lontani.
Grazie alla creazione di materiali multimediali, quali video informativi sul borgo medievale, Almese e la Val di Susa in generale, la campagna rappresenta anche un’occasione per la promozione culturale del territorio. Proprio per questo la campagna di crowdfunding presta una particolare attenzione anche al pubblico estero, sia per le caratteristiche che questo mezzo porta con sé sia perché non dobbiamo dimenticare che il patrimonio storico non è beneficio e responsabilità solo della comunità locale, ma un patrimonio dell’intera umanità.
Forse era meglio, non sperperare soldi pubblici in cavolate inutili?
Tipo?…….i bussolotti arancioni che ormai non se li fila più nessuno….