SUSA / CHIARI – Viveva in Valsusa con il marito, ma era stufa di subire botte e violenze. Per questo nel 2016 Nadia (nome di fantasia) aveva scelto di andare via da Susa e lasciare l’ormai ex compagno per trasferirsi in Lombardia a Chiari, dal fratello, chiedendo aiuto all’associazione “Casa delle donne”.
Ieri si è giunti forse alla fine di questa brutta vicenda: il tribunale di Brescia ha condannato l’ormai ex marito (da cui la donna si era separata) a 3 anni e 6 mesi di reclusione per maltrattamenti, minacce e stalking, oltre a un risarcimento di 10mila euro. Durante il processo, l’uomo ha sempre negato ogni responsabilità, dichiarando in tribunale di non averla mai picchiata.
La ragazza, una 30enne, aveva conosciuto l’uomo (43enne) quando aveva solo 18 anni: dalla relazione sono nate due bimbe di 7 e 9 anni. Ma quello che pareva un sogno d’amore, in realtà era diventato un incubo. La donna ha denunciato di aver ricevuto botte e minacce per anni (“Mi picchiava almeno due volte alla settimana”). Poi la scelta di lasciare la Valsusa: circa 4 anni fa decise di andarsene da Susa e denunciarlo. Ma le persecuzioni sarebbero continuate anche dopo, nonostante nel 2017 l’uomo avesse ricevuto il divieto di avvicinamento all’ex moglie, al punto da costringere la donna a chiedere aiuto ai carabinieri.
VERGOGNATI NON SI TOCCANO LE DONNE! Curati che è meglio.
Copio un commento già scritto….. strappategli le unghie…..
Saldate la serratura del carcere.