di FABIO TANZILLI // Foto di FRANCO SALINO
BUSSOLENO – Sabato 3 giugno all’Orrido di Foresto un giovane escursionista è rimasto bloccato sulla via ferrata, tra il secondo e terzo ponte, nei pressi della seconda cascata. A dare l’allarme è stato il suo compagno di cordata: sul posto sono intervenuti il soccorso alpino, la guarda di finanza, i vigili del fuoco con le squadre da terra e il nucleo Saf, con il supporto dell’elicottero Drago e dell’elisoccorso 118. Le operazioni di recupero sono state molto complesse, in quanto il giovane era in grave stato di ipotermia, bloccato sulla scaletta, e il maltempo con la pioggia non ha agevolato il recupero. Intorno alle 13 un ferratista ha lanciato la chiamata di allarme dichiarando che il compagno di escursione era rimasto vittima di un incidente all’interno della forra. L’amico aveva dovuto percorrere la ferrata fino all’uscita prima di trovare campo telefonico. Il tecnico del Soccorso Alpino in centrale operativa del 118 ha immediatamente compreso la gravità della situazione e ha allertato le squadre a terra e l’elisoccorso. Le squadre a terra, poi integrate da personale Vvf e Sagf (Soccorso Alpino della Guardia di Finanza) hanno iniziato a percorrere la ferrata dal basso mentre l’eliambulanza del 118 riusciva a sbarcare l’equipe e 3 sanitari aggiuntivi del Soccorso Alpino a monte del punto dell’incidente, così come ha fatto l’elicottero dei Vigili del Fuoco Drago con il proprio personale. Quando l’infortunato è stato raggiunto, si trovava appeso al kit da ferrata sotto l’acqua della cascata, in condizioni di ipotermia e con un trauma a una spalla. Poiché non era in grado di collaborare, né di camminare, si è optato per l’evacuazione verso il basso tramite un sistema di carrucole, teleferiche e manovre alpinistiche. Sul posto è stato impiegato personale delle squadre forre e uno speleosub che ha operato direttamente all’interno dell’acqua. L’intervento si è concluso intorno alle 19.30 quando l’infortunato è stato consegnato all’autoambulanza che lo ha condotto in ospedale dove è stato ricoverato con un codice giallo.
Mandiamogli il conto a casa….
Qua in valsusa non si riesce ad ottenere i servizi sanitari di base senza assicurazione privata e poi spendiamo migliaia di euro per queste situazioni. Una soluzione? Ingresso controllato all’Orrido di Foresto con pagamento di biglietto e/o assicurazione. Non più di quello che si fa comunemente in altri paesi d’Europa…così evitiamo che sprovveduti si inoltrino in zone pericolose.
Il discorso è estendibile a tutti, da chi fa incidenti stradali perché non rispetta il codice della strada a chi finisce in ospedale perché beve, fuma o mangia come un maiale. Perché devo pagare io con le mie tasse ? Ognuno si paghi una assicurazione privata per farsi curare, così abbiamo risolto il problema della sanità pubblica.
A gente come te andrebbe inibita la possibilità di commentare su internet per manifesta incapacità di usare il cervello prima delle dita.
Dovrebbero anche mandargli il conto a casa per l’acqua che ha bevuto mentre era sotto alla cascata! Pare poi che abbia anche rimosso una manciata d’erba, mentre tentava di aggrapparsi! Conto anche per quella!
Poverino…chissà il dolore che ha provato.
Già in passato si sono registrati problemi. Percorso insidioso. Sarebbe opportuno regolamentare l’accesso o, in alternativa, smantellarlo. Per la sicurezza fruitori e soccorritori.
Egregio Sindaco di Bussoleno ( e ForesTo )
Basta ! occorre chiudere l’accesso all’inutele orrido giocattolo pericoloso e dispendioso.
Che commento del C… asso
In svizzera la REGA ti chiede il numero di carta di credito prima di intervenire. Non è possibile che ormai ogni fine settimana ci siano continui interventi a favore di SPROVVEDUTI che affrontano percorsi senza essere in grado di affrontarli. Sono rischi per i soccorritori e decine di migliaia di euro spesi dalla collettività per recuperare personaggi da centro commerciale. La montagna è bella, è per tutti, ma non è un luna park, si puo anche rischiare la pelle se non si sa dove si va. Grazie comunque ai soccorritori per il loro impegno !
Ripeto : Il Sidaco di Bussoleno ( e Foresto ) DEVE chiudere l’accesso all’orrido,inutile,dispendiosa gorgia. Inutile e dannoso giocattolo per deficenti socialmente inutili cretini
Perchè non chiuderlo con una colata di cemento? O asportarlo direttamente? Non ci ha pensato, vero? …si faccia vedere da uno bravo, prima di diventare dannoso anche per sè stesso.
Leggendo i commenti allora bisognerebbe fare pagare le spese mediche ai fumatori, agli alcolisti, ai drogati, a chi non si è messo il casco, a chi non si è messo le cinture. Visto che sono colpe consapevoli .
Seguendo il ragionamento di alcuni fenomeni da tastiera, chiudiamo anche la valle alle moto, visto che si stampano ogni week end e a noi tocca pagare per curarli. Vietiamo anche la vendita di sigarette, alcolici e dolci che riempiono gli ospedali di gente con tumori ai polmoni, cirrosi e infarti. Curatevi con i vostri soldi.
Gli unici socialmente cretini sono la gente che fa certi commenti da ritardati sotto a queste notizie. La soluzione sarebbe tornare a quando le notizie si leggevano, e al massimo si commentavano al Bar, non su internet. Almeno certi fenomeni avevano un minimo di vergogna ad aprire bocca.
Concordo, specie sulla seconda parte
Idioti, invece di scrivere stupidaggini senza sapere cosa sia successo realmente provate a farvi una vita dignitosa senza passare la vita sulla tastiera a scrivere stronzate.
Ordinanza d’urgenza credo si chiami che può emettere il sindaco per evitare simili eventi.
Oppure il cai si prenda in gestione la cosa e si faccia pagare il giusto per accompagnare le persone, ma sempre con le dovute precauzioni.
Comunque copiare dai vicini di casa non guasta.
Che bei commenti, tutti miei allievi, modestamente. Per armi e politici non c’è limite di spesa, ma per scuole e ospedali e soccorsi no. Inolre l’elicottero Drago va usato per assaltare i russi.
Il vero Curiosità non scrive queste idiozie, ma fa sempre domande acute e interessanti. Nevvero?
Infatti lo chiamano fraternamente Ivan …Drago
Graz…non capisce un caz…