di ANDREA MUSACCHIO
AVIGLIANA – Si è tenuta presso la sala Giunta del comune di Avigliana, una riunione aperta ai cittadini a fronte della richiesta di valutazione della rumorosità in Borgata Malano. “Speriamo si risolvi qualcosa – confessano vari residenti poco prima dell’inizio della riunione. – “Purtroppo i rumori delle automobili provenienti dall’autostrada si sentono eccome. Di giorno, si riesce ancora a resistere, ma di sera non si riesce proprio. La nostra fortuna sono gli alberi, che in qualche modo riducono i rumori. Però la notte è terribile“.
I risultati sono stati illustrati dalla Sitaf alla presenza degli assessori Crosasso e Salzone e dal consigliere di minoranza Picciotto. I dati che fanno fronte ad un periodo di rilievo di tre settimane, iniziato il 14 maggio e terminato il 3 giugno, sono stati illustrati dall’architetto De Vecchi in qualità di consulente della Sitaf. Sono state posizionate due centraline all’interno della borgata: una nella zona di fascia A e una nella zona di fascia B: “Le centraline sono due e sono state posizionate una nella fascia B, all’interno della borgata, mentre l’altra nella fascia A, dove prende il rumore dello svincolo e dell’infrastruttura. I valori consentiti dalla legge per la fascia A sono 70 decibel di giorno e 60 di notte. Mentre per la fascia B 65 decibel di giorno e 55 di notte. Si è cercato di agire, innanzitutto mettendo due centraline per verificare i rumori. La legge Quadro del 95 stabilisce che ogni infrastruttura ha una sua fascia da rispettare. Noi abbiamo un campionamento fittissimo. Alla fine di queste tre settimane, dal 14 di maggio al 3 di giugno. Tutte le misure sul territorio, compresa la posizione delle due centraline scelte, sono rappresentative. Perché ci permettono di vedere il maggiore livello sfavorevole dell’intera borgata“.
Purtroppo per i residenti in Borgata Malano, i numeri parlano chiaro. In entrambe le fasce, i decibel rientrano nei limiti previsti dalla legge. Come spiega l’architetto De Vecchi, i dati sono stati presi con o senza i picchi dovuti al passaggio di camion o per l’abbaiare di un cane. Sono stati ripetuti anche a fronte del lungo periodo di pioggia che si è abbattuto su Avigliana: “Noi abbiamo analizzato i dati nel modo più completo possibile. Vi ho portato tutto: dal dato grezzo a quello epurato. I dati che sono normalmente più alti di quello medio, sono i passaggi dei camion. Non ho tolto o aggiunto dati per voler modificare qualcosa. Fondamentalmente, non togliendo nulla: quindi con i rumori dei cani o della gente che parla. Questo comporta che anche se uno non considerasse i picchi, i livelli sono tutti al ribasso dei limiti. Considerando i picchi cambia poco. I dati sono stati presi con continuità, siccome la rumorosità del traffico è casuale, può variare nei giorni della settimana ed è per questo che bisogna campionare almeno per sette giorni. Noi ne abbiamo fatti 21 di giorni. I risultati sono mediati con una serie di considerazioni e sono livelli equivalenti. Considerando i picchi di un tir, i parametri sono sempre nella norma“.
Lo sconforto dei residenti non si è fatto attendere: “Avevamo altre aspettative, questi numeri non ci piacciono molto. I rumori che ci ha rappresentato rientrano nel limite di legge. Ma la legge non parla di tollerabilità. Il passaggio degli automezzi sull’autostrada non è più tollerabile. Non lo è per gli anziani e nemmeno per i più giovani. Bisogna tutelare il territorio. Il problema rimane e bisogna risolverlo. Perché chi ci abita ha dei grossi problemi. Ci sono anziani messi male. Altre persone, lungo la tratta autostradale, hanno manifestato lo stesso problema. Ci sarà quindi un integrazione alla raccolta firme. Il problema c’è ed è grave quindi bisogna risolverlo. I numeri dicono che siamo nei limiti. Ma noi non stiamo bene. La legge ci dice che il cittadino deve stare bene. Una soluzione o un tavolo di dibattito si deve aprire. La borgata si senta dimenticata dall’amministrazione comunale. Ci sono situazioni dove il rumore è la punta dell’iceberg ma ci sono altre situazioni“.
Quindi quale sarà il futuro per gli abitanti di Borgata Malano? Per il tecnico della Sitaf, Francesco Neri, la volontà di intavolare un discorso con il comune aviglianese, nonostante i dati, è reale: “Pur comprendendo il vostro disagio, i numeri parlano chiaro. Non possiamo ipotizzare di andare a posizionare barriere antirumore lungo tutto il tratto autostradale. Però noi siamo disponibili per un incontro al fine di trovare soluzioni per venire incontro ai cittadini“.
Dello stesso avviso, l’assessore all’urbanistica Crosasso, che rimanda al mese di settembre un possibile incontro per risolvere questa situazione: “I numeri possono essere interpretati. In questo caso come amministrazione, voglio dare atto a Sitaf e consulenti di Sitaf per il lavoro svolto e aggiungo che questi dati sono oggettivi. Danno dei risultati anche se non apprezzabili. Significa che questi numeri e la normativa vigente non sono soddisfacenti per le esigenze delle persone. I numeri normativamente non rispondono al benessere cittadino Quello che mi sento di dire è che Sitaf è un’sitituzione in Val di Susa. Ci sono dei vantaggi e dei svantaggi come ad Avigliana. Mi riferisco agli svincoli e alle uscite dall’autostrada. Proprio perchè Sitaf è un’istituzione valsusina e proprio perchè con Sitaf il Comune aviglianese ha collaborato nel bene e nel male, voglio dire che sicuramente il Comune con i rappresentanti del comitato intavolerà più di un discorso. Per capire quanto e quando questo problema sarà risolto. Bisogna prendere atto che in quella zona i problemi ci sono. Credo che Sitaf sia disponibile, ma non vogliamo dei confronti di facciata. Noi saremo assolutamente trasparenti. L’incazzatura di fondo c’è, perchè le persone vivono questi problemi sulla pelle. Alla fine è sempre una questione economica, bisogna cercare chi “caccia” i soldi per risolvere la questione nel minor tempo possibile. Non bisogna obbligare nessun soggerro a fare delle cose e in questo caso non sono obbligati a farlo. La sensazione di disagio l’avevo percepita dalla prima volta che mi hanno illustrato la situazione. Da quel momento ci siamo messi subito in contatto con Sitaf. Al più presto dobbiamo passare da questi numeri a delle considerazioni vere e proprie per risolvere questo problema. A settembre convocheremo Sitaf per fare un ragionamento puntuale per mettere in sicurezza acustica quella zona. Quindi rimandiamo al mese di settembre“.
ancora una volta si fanno fare le analisi dal controllato, come per tutto il percorso dell’autofrejus.
Siamo proprio ridicoli!! perchè non interviene l’arpa ( che a rigor di logica è superpartes)