AVIGLIANA – In un centro commerciale di Avigliana, i finanzieri della Compagnia di Susa hanno sequestrato oltre 122.000 articoli, la maggior parte dei quali prodotti da fumo (cartine, filtrini, apparecchi per il confezionamento di sigarette), privi dei requisiti necessari per la vendita e non in regola con le norme sulla sicurezza.
Nel corso del controllo, è stato scoperto anche un lavoratore in “nero” oltre all’installazione di un impianto di videosorveglianza composto da 14 telecamere, privo di autorizzazione.
Inoltre, all’interno del locale, nessun cartello segnaletico informava la clientela sulla presenza dell’impianto. La normativa speciale, a garanzia della privacy, tutela i soggetti che necessitano di impianti di videosorveglianza per la loro sicurezza ma, nel contempo, garantisce anche l’impossibilità di utilizzi impropri delle immagini di terze persone.
A carico del giovane imprenditore, il 26enne J.B., di origine cinese e residente a Vercelli, sanzioni per oltre 13.000 euro e una denuncia.
multa che non pagherà mai
Tanto continuano a fare quello che vogliono.
Se paga entro 60 giorni la sanzione si riduce ad un quarto. Quindi 3333 € circa senza possibilità di ricorso.
se fosse un italiano avrebbe gia chiuso da un pezzo, mentre il cinese può stare aperto.. anche questa e interpretazione della legge, agli italiani chiedono la vita in cambio della chiusura del esercizio, al cinese lo multano tanto non paga perchè il negozio cambia nome… ci serve un server generale mondiale dei nomi di chi apre un attività nel mondo per poterlo perseguire anche a casa sua…