VALSUSA, SI DIPLOMA CON 100/100 E APRE LA PARTITA IVA: LA STORIA DI MARCO

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di IVO BLANDINO

BORGONE – È di Borgone il maturando Marco Margotto che mentre lavorava, si è diplomato con 100/100 presso l’Istituto Des Ambrois di Oulx, in Servizi Culturali e dello Spettacolo – Produzioni Multimediali. Chiedendogli il perché avesse scelto quella scuola ha risposto così: “Mi sono iscritto al Des Ambrois anche se in realtà non ero totalmente convinto di ciò che volevo fare, ero anche abbastanza confuso. Ma una volta iscritto e andando avanti ho sviluppato una passione per ciò che facevo”. Ha incominciato a lavorare all’inizio del terzo anno come aiuto elettricista, facendosi un anno di esperienza, per poi passare a lavorare in un bar a Bardonecchia. “Cosa pensi di fare ora che ti sei diplomato?”: “Adesso proseguirò con il corso di Social Innovation Design allo IAAD, continuando con i miei progetti lavorativi. Sottolineo che il corso che ho scelto non tratta il Graphic Design, ma Innovazione Sociale. Ho deciso di aprire la partita iva in questo settore valorizzando e sfruttando al meglio le mie capacità in quel campo. L’ho aperta verso aprile, anche se l’ho sospesa poco dopo per il disequilibrio tra vita professionale e personale. Aprendola mi sono posto l’obiettivo di sviluppare il mio pensiero progettuale, cosa che l’università mi aiuterà anche a fare, e credo che questo potrà essere un grande vantaggio per il mio futuro. Possiamo dire che il mio pensiero principale è qualcosa di grande: fare impresa per un mondo migliore”. Inoltre abbiamo scoperto che Marco non è un grande appassionato dei social: “Ho disattivato i social alla fine della quinta superiore, per concentrarmi sulla maturità. Non ero estraniato dal mondo però ho capito che risultava come una grande distrazione. Dopo gli esami mi sono accorto che stavo bene anche senza social, risultavo molto più produttivo e profondo nel pensiero, così ho continuato. L’unico social che ho è LinkedIn, perché nel mio campo è fondamentale per contatti, informazioni e proposte lavorative, molto più di Facebook e Instagram. Per fare tutto questo, per avere questa visione e continuare a crederci, non basta solo disattivare i social ma quello di proseguire una filosofia di vita diverso e distante da tante altre, cosa che vorrei che molti seguissero. Abbiamo una sola vita e bisogna viverla al massimo, con passione, impegno e lungimiranza sia nel bene che nel male”.

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5 COMMENTI

  1. Bella storia e tanti cari auguri, però non comprendo il senso dell’articolo. E’ degno di menzione perchè si è diplomato con 100/100? E’ un eroe perchè ha aperto una partita iva (che forse davvero in questo periodo bisogna essere eroi per farlo)? Che i social siano una distrazione costante, questo è consolidato, basta prenderli con le dovute cautele.

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