DALLA REGIONE PIEMONTE
TORINO (17 NOVEMBRE) – Una delibera presentata dall’assessore regionale Giorgio Ferrero stabilisce che, a titolo precauzionale, è necessario estendere fino al termine della stagione venatoria, oltre la data del 30 novembre, la sospensione della caccia nelle zone maggiormente interessate dai recenti incendi boschivi. Il provvedimento riguarda: in provincia di Torino, i territori dei Comuni di Bussoleno, Caprie, Cumiana, Giaveno, Locana, Mompantero, Novalesa, Persero, Ribordone, Roure, Rubiana, Sparone, Traversella, Pramollo, Chianocco, Venaus, Susa, Vistrorio, Ruglio, Cantalupa e Frossasco ricadenti nei comprensori alpini TO1, TO3 e TO5; in provincia di Cuneo, alcune zone dei Comuni di Bellino, Casteldelfino, Pontechianale e della Valle Stura.
Sono stati inoltre assegnati alla Città metropolitana di Torino e alle Province 200.000 euro quale contributo per l’attività ispettiva sulla caccia e la promozione faunistica.
La caccia : VA ABOLITA e basta !
Perfettamente d’accordo con Luigi. Al limite se qualche specie crea problemi (cinghiali..e alcune categorie di persone) se ne può occupare la guardia forestale.
Qualcosa però possiamo fare tutti, per esempio affiancarci ai cacciatori e fare casino (già provato, divertimento assicurato: animali salvi e cacciatore in preda a crisi di nervi)
ORSI, Lupi, Cinghiali sono una risorsa vanno protetti ed incoraggiati a procreare. La Terra è di chi l’abita, c’è spazio per TUTTI. Pace e Bene
Egregio signor Charles, a me la caccia non piace, prima di tutto mi spiace per gli animali, e poi non si può nemmeno portare il cagnolino a passeggio nei prati in certi giorni della settimana, perché si rischia di prendersi qualche pallettone… Poi trovo assurdo e disumano sparare a degli animali che sono già molto svantaggiati dopo essere sopravvissuti ai terribili incendi. Però si vede che lei non ha mia piantato le patate, il mais etc…se ritiene che i cinghiali siano una risorsa… in realtà sono dei devastatori, dove passano non si raccoglie più nulla, e per chi vive di agricoltura non è semplice la convivenza con questi animali. Però come mai 50 anni fa i cinghiali non c’erano in Valle di Susa e adesso siamo invasi? Perché cacciatori benpensanti li hanno immessi nei campi coltivati per poi divertirsi a sparargli!! Se non li avessero messi i cinghiali non ci sarebbero, per cui la causa delle malafatte alla fine è sempre l’uomo, meno male che si sono almeno degnati di sospendere la caccia nei paesi colpiti dagli incendi, con buona pace degli sparatori seriali!
Ma non solo….il cosiddetto ripopolamento èavvenuto importando razzedall’est, che sono moooolto più prolifici del cinghiale italiano, sia perchè fanno cucciolate molto più numerose, sia perchè le femmine vanno in calore treo quattro volte l’anno anzichè due comeil cinghiale maremmano.
Mi piacerebbe portare cinghiali nel vostro bel giardino di casa e che vi metta sotto sopra il vostro bel prato verde e i caprioli vi danneggino tutte le vostre belle piante….. poi vedere le vostre facce felici e sorridenti…..
Fatti un recinto!
Li abbiamo, caro Marcolino, qui in Valle di Susa li abbiamo eccome. La mia faccia era felice e sorridente, nell’orto dietro casa e nel prato poco più in la. Ho pagato con qualche ortaggio, un po’ di patate e di fieno la meraviglia di una mamma capriolo e dei suoi due piccoli (i cinghiali sono venuti di notte e non li ho visti). Mi ero rassegnato a non vederli più, uccisi nello sterminio. Il fuoco era stato pesante per tutti gli animali: atterriti, feriti, bruciati vivi. Sono felicissimo di questa sospensione ma è poco: LA CACCIA DEVE ESSERE ABOLITA SEMPRE ED OVUNQUE !!!
La caccia è una pratica ignobile e sanguinaria (non certo uno sport) è voluta dal mercato delle armi e dai politici conniventi. Utilità zero. Non si trincerino i cacciatori dietro a scuse di utilità per la comunità e selezione. La natura è capacissima di far selezione senza il loro illuminato aiuto. A coloro che (leggo poco sotto Giorgio che scrive testualmente: Animalisti= idioti che si credono esperti del settore.) ci tacciano di ignoranza, rispondo che, prima ho studiato le leggi (nonché riconoscimento fauna selvatica) poi sono stato Guardia Caccia (Ufficiale) UPG con tesserino della Procura della( Repubblica e successivamente Guardia Zoofila (Ufficiale operativo e formatore), sempre felicemente ANIMALISTA.
Io ; il mio terreno , da quando l’ho comprato , ormai 30 anni , ho abbattuto tutte le recinzioni esistenti, e tutti possono accedervi, compreso gli umani , non sempre educati . Sono contento . Specialmente , quando sostano , talpe e cinghiali. Salut !
ABOLIZIONE DELLA CACCIA. NON SE NE PUO’ PIU”!
Sono d’accordo anch’io, aboliamo la caccia !!! Però come salviamo la fauna dobbiamo rispettare l’ambiente montano … io passo giornate a camminare nelle nostre montagne, da quelle della Val Pellice, Val Chisone a quelle della Val Susa, ebbene vi posso dire che sono proprio i villeggianti (che si proclamano ambientalisti) che inquinano l’ ambiente con scatolette metalliche (tonno), bottiglie di plastica ed altra immondizia lasciata in giro per non parlare quando depredano di tutto, pietre, legna, stelle alpine, funghi (senza permesso), poi per chi non lo sapesse portare a spasso i cani liberi senza guinzaglio è vietato perché potrebbe disturbare la fauna !!! Prima di giudicare un pugno di assassini (i cacciatori) facciamoci un esame di coscienza … rispettiamo anche noi l’ambiente e le regole … o no ???
Chapeau!
Infatti notoriamente i pastori vanno in giro coni cani al guinzaglio…
credo che i cacciatori siano una delle tante vergogne dell’umanità
quando leggo delle porcate che combinano… mi vergogno per loro
l’unica caccia che approverei è la caccia ai cacciatori
Ma evitate di sparare cazz…, le uniche persone persone qualificate per parlare di gestione faunistica sono i laureati nel settore. Il 70% di quelli che parlano di chiudere la caccia no sanno distinguere un capriolo da un cervo e sono quelli che se prendono con le macchine gli animali scappano senza fermarsi. Per chi è tanto intelligente da scrivere che se ne deve occupare la forestale sappia che in caso di chiusura della caccia gli abbattimenti non li fanno i cacciatori ma i forestali sessi perchè è l’unica soluzione per gestire.
Animalisti= idioti che si credono esperti del settore.
x Giorgio.
1) è buona cosa rispettare le opinioni di tutti.
2) io stimo di più chi non distingue un capriolo da un cervo ma li ama, rispetto a chi li distingue e li vuole uccidere, anche se è laureato.
3) sui cinghiali forse non sono stato troppo chiaro e allora mi spiego meglio: per quanto ne so sono una specie introdotta artificialmente che non ha praticamente antagonisti in natura, e crea grandi problemi sia all’ambiente sia alle coltivazioni. Per cui, purtroppo, ritengo che la proliferazione vada limitata, anche con la caccia, gestita però solo dalle guardie forestali.
x Charles Marra: fra le specie che creano problemi intendevo SOLO i cinghiali, non certo gli orsi, figurati i lupi come me.
Però constato con soddisfazione che contro la caccia siamo in tanti. E penso anche che tra quanti hanno scritto un’opinione non ci sia nessuno che si diverte ad investire gli animali con l’auto.
La caccia serve purtroppo per limitare proliferazione esagerate di cinghiali e Caprioli che possono provocare gravi danni all’ ecosistema se in numero esagerato e alle coltivazioni.
Piani di abbattimento fatti bene risultano utili e a volte indispensabili per chi vive a stretto contatto con questo ecosistema.
I forestali (che non esistono più) non hanno il tempo è sono pochi per vigilare sulle porcherie che facciamo figuriamoci a fare gli abbattimenti.
Purtroppo non avere questi abbattimenti è impensabile la crescita negli anni di queste specie sarebbe esponenziale nonché pericolosa.
Allora perché non abbattere anche il genere umano? Pure noi siamo in esubero infondo, e magari iniziamo dai cacciatori….