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dall’UFFICIO STAMPA CISL PIEMONTE
I segretari generali di Fit e Felsa Cisl, Claudio Furfaro e Alessandro Lotti, hanno scritto alle direzioni aziendali di Ok Gol, la società che si occupa di assistenza ai cantieri sull’autostrada A32 (Torino – Bardonecchia) e del servizio antincendio del traforo del Fréjus, controllata al 100% da Sitaf, e a Synergie, Agenzia di lavoro in somministrazione, richiedendo un incontro urgente.
Al centro della richiesta sindacale, oltre ad alcune problematiche legate alla organizzazione del lavoro, c’è la stabilizzazione di una trentina di addetti che lavorano per Ok Gol, ma che hanno un contratto a tempo determinato e in somministrazione con la società di lavoro interinale Synergie.
Fit e Felsa Cisl chiedono che gli operai, forniti da Synergie, che svolgono da tempo le stesse mansioni dei loro colleghi di Ok Gol, siano assunti stabilmente dalla partecipata di Sitaf, con l’inquadramento economico e normativo dei loro compagni di lavoro.
“I segnali che arrivano – affermano i segretari di Fit e Felsa Cisl Furfaro e Lotti – non sono buoni. Da inizio novembre, a 18 lavoratori precari non è stato rinnovato il contratto e il timore di perdere il posto di lavoro tra i circa trenta addetti a tempo determinato e in somministrazione, cresce di giorno in giorno, nonostante le prospettive di sviluppo per la partecipata di Sitaf. Vogliamo diritti e garanzie per tutti. Anche gli operai di Ok Gol meritano di essere inquadrati come i dipendenti di Sitaf, visto che svolgono le stesse mansioni, ma hanno buste paga più leggere e meno garanzie. In Val di Susa il lavoro c’è e deve essere pagato e regolato“.
Se la richiesta di incontro di Fit e Felsa Cisl dovesse rimanere lettera morta, Furfaro e Lotti annunciano una iniziativa pubblica in Valle di Susa entro il mese di dicembre.
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Fit Cisl Piemonte,
ma mi faccia il piacere, direbbe Totò.
Occupiamoci di numeri seri prendendo i dati dallo stesso sindacato:
Crisi edilizia: persi 200 mila posti di lavoro e chiuse 120 mila aziende
17/09/2018
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“La crisi nel settore delle costruzioni non conosce sosta, e dal 2008 ad oggi ha provocato la scomparsa di 800 mila posti di lavoro e la chiusura di 120 mila aziende. Dieci anni fa il settore rappresentava oltre l’11% del Pil nazionale, oggi poco più dell’8%. Di fronte a questi numeri auspichiamo che il governo intervenga subito e drasticamente e rimetta in moto l’edilizia, settore in grado di rilanciare l’intera economia del Paese”.
Queste le parole del segretario generale della Filca-Cisl nazionale, Franco Turri, che ha commentato dei numeri sorprendenti in merito alla crisi che da 10 anni affligge il settore edile.
c’è qualcosa sotto gatta ci cova