di FABIO TANZILLI
MATTIE – Ritiro definitivo del progetto della discarica di amianto a Mattie. Il comunicato ufficiale da parte dei sindaci e dell’Acsel non è stato ancora diffuso pubblicamente, ma sarebbe questa l’indiscrezione – non ancora confermata – emersa a seguito dell’assemblea di lunedì 1 luglio tra i sindaci della Valsusa e il consiglio di amministrazione dell’Acsel. A seguito delle notizie riportate da ValsusaOggi e altri giornali locali sulla riapertura della discarica, e la successiva mobilitazione dei Comuni e della popolazione, si sarebbe arrivati a uno stop del progetto. Potrebbe essere un sospiro di sollievo da parte di chi si è opposto all’opera, anche se tecnicamente la parola chiave più giusta dovrebbe essere “rinuncia”. Chi segue con attenzione l’iter delle opere pubbliche, infatti, sa che il “ritiro” di un progetto, fosse anche ritiro definitivo, nella procedura di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) potrebbe riferirsi solo al progetto presentato in questa occasione, e alla procedura avviata attualmente. Fu così anche nel novembre 2003, per il progetto della tratta nazionale della Torino Lione, che poi fu ripresentato nel 2010. Comunque il ritiro del progetto, se confermato, è già una buona notizia per chi si è opposto all’ipotesi della riapertura della discarica.
Ripeto. A Balangero esiste la cava di Amianto, in disuso , più grande d’Europa. Quindi amianto con amianto, …..e vissero tutti felici e scontenti.
E questo amianto dove verrà portato? In un comune più sfortunato?
Non in un comune più sfortunato, ma in quei territori che al sistema Italia non hanno MAI sacrificato nulla. C ‘ è un lungo elenco ( basti pensare alla verdissima ed elgantissima collina torinese con i suoi comuni con reddito medio tra i più alti d’ Italia) La Valle di Susa ha già dato anche troppo ( viabilità internazionali, autostrade, ferrovie, acciaierie, cave estrattive, dighe con produzione di energia elettrica, prelievi di acque ecc. ecc.). Loro: blasonati, tutelati , decantati ma soprattutto residenze estive di Ministri, sottoministri, politici di rango e personaggio con livrea. E ora che anche i comuni “protetti” comincino ad annusare un po’ di puzze, degrado e perdita del valore immobiliare !! E se si lamentano …..par condicio: manganellate e gas lacrimogeni anche per loro.
In val sud siete fortunati avete i no tav che si occupano di voi facendo in modo che non vi sarà mai turismo e voi abitanti fate di tutto per tenere malissimo la valle… mette tristezza già solo ad attraversarla in treno senza nemmeno incontrare gli abitanti….
E allora non la attraversi in treno, venga a passeggio a vedere quante cose interessanti ci sono da vedere. E invece lei, abitante anonima di un paese anonimo è sicura di esistere veramente o di essere una delle tante leonesse da tastiera ? Cosa fa per tenere “benissimo” il suo comune ?
Buona giornata. Mauro Galliano – Condove –
Sindrome Nimby.
Penso che dalle parti di Mattie e Coldimosso la aspettino a braccia aperte per venderle i loro “giardini” (ovviamente a valore prima della nuova discarica ), per vedere l’effetto che fa…
Visto che tu non ne soffri, puoi sempre farci sapere dove abiti così avvisiamo l’Acsel che ti sei proposto per avere la discarica nel tuo di giardino.
Caro Mauro, quanto dici è giusto e sarebbe bello. Ma in collina di Torino non ci sono tetti in amianto e non faranno certamente una discarica. In Valle ci sono decine di migliaia di mq di tetti in eternit che disperdono fibre ma gli stessi cittadini, Comuni, comitati e Pronatura se ne fregano. Noi certamente continueremo a respirarne a pieni polmoni, a differenza dei ministri in collina.
Dai telerilevamenti ARPA (https://webgis.arpa.piemonte.it/portale_amianto/amiantoantropico) c’è molto più eternit su Torino e collina che in valle…