SUSA, TORNA AL LAVORO IL POLIZIOTTO CHE AVEVA GIRATO IL VIDEO IN AUTOSTRADA E CRITICATO LA BOLDRINI

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SUSA – È tornato al lavoro il poliziotto di Susa che, da luglio, era finito nell’occhio del ciclone. L’uomo aveva girato un video in cui riprendeva, in autostrada, uno straniero ha andava in bicletta (le forze dell’ordine lo stavano scortando verso lo svincolo di Avigliana per salvare la sua incolumità e quella degli automobilisti), ma nel commentare il video – indirizzato ad alcuni colleghi – aveva utilizzato espressioni razziste e discutibili, anche contro la presidente della Camera Laura Boldrini. 

Il periodo di sospensione, dalla durata di 2 mesi, è stato ormai scontato e l’agente può finalmente tornare al lavoro. Anche il procedimento penale per il reato di diffamazione è stato archiviato.

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7 COMMENTI

  1. se rinasco, rinasco clandestino. Quando l’autostrada era in costruzione ne ho percorso un tratto in bici. Mi hanno fatto il mazzo (quel tratto di strada era ancora chiuso al traffico, non ho fatto male a nessuno né ho rischiato di farlo a me stesso).
    Invece adesso succede che il balengo che va in bici in autostrada (aperta) venga scortato dalla polizia e il mazzo lo abbiano fatto al poliziotto.

    • E’ più che giusto che chi si ritrova ad andare in bici in autostrada venga redarguito e anche multato, oltre ad essere accompagnato fuori dall’autostrada per salvaguardarne l’incolumità e per non creare incidenti…
      Invece non è giusto che si dicano frasi razziste inqualificabili, verso chiunque siano dirette, per ragioni di colore della pelle, appartenenza religiosa, etc… e tanto peggio se a dire queste frasi indecenti sono le forze dell’ordine che devono dare l’esempio in quanto ad imparzialità. Quindi ben vengano i 2 mesi di sospensione, speriamo abbiano avuto l’effetto di insegnare innanzitutto l’educazione e poi che se un essere umano commette un reato, deve essere punito per ciò che ha commesso, e non per il colore della pelle, la religione che pratica, il Paese di provenienza o qualsiasi altra caratteristica che possa renderlo diverso dalla massa. Sono i reati a dover essere condannati, non i luoghi di provenienza, nessuno di noi può scegliere dove nascere e di chi essere figlio.

  2. Deve essere stato un gran bel mazzo se DeLapisLupo se lo ricorda ancora dopo quasi trent’anni.
    Passerei oltre con una piccola nota di burocratico provincialismo italico.
    In giro per il mondo le autostrade sono indicate in blu e le strade ordinarie in verde.
    Il giovane chiedente asilo, incolpevole, venne quindi tratto in inganno da un’anomalia tutta italiana.
    Sicuramente nel frattempo avrà avuto modo sia di scoprirne molte altre che di impratichirsi anche con quelle più astruse.
    Il rientro in servizio del poliziotto ha generato la pubblicazione di questo articolo, il contestuale inserimento sociale del giovanotto in questione no, e questa mi sembra comunque una buona notizia anche se non degna di cronaca.
    DeLapisLupo non essere invidioso del differente trattamento, del mancato “mazzo così”, al tempo della tua performance i cartelli probabilmente non erano ancora stati installati, togliendoti l’unica giustificazione possibile.

    • Beato lei che è perfetto, conosce tutte le leggi e le usanze di tutti i Paesi del mondo e non sbaglia mai, sicuramente nel caso di un suo trasferimento in qualsiasi Paese europeo od extraeuropeo, saprà a menadito tutte le regole e non riceverà mai una contravvenzione da pagare…

  3. Il ciclista migrante poteva non sapere della segnaletica autostradale, andava multato e, se illegale, rispedito al centro di accoglienza. Il poliziotto non andava multato né sospeso, andava LICENZIATO. Ne va del buon nome delle forze dell’ordine. Se sei un pubblico ufficiale non puoi permetterti di postare video virali su facebook dove fai prova di razzismo. Invece questo rimarrà impunito e andrà in pensione anticipata a 50 anni alle spese degli altri italiani.

  4. Il ciclista chiedente asilo se ne stava tornando a casa sua a Sant’Ambrogio, probabilmente orientandosi, oltre che con la difettosa segnaletica, con la Sacra di San Michele.

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