SESTRIERE, TROPPI NEGOZI CHIUSI IN BASSA STAGIONE, IL COMUNE LI OBBLIGA ALL’APERTURA: “FORNITE UN CALENDARIO O SORTEGGIAMO”

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Il sindaco di Sestriere Valter Marin

SESTRIERE – Addio ai “periodi morti” di bassa stagione, i negozi devono restare aperti: il Comune di Sestriere ha deciso di obbligare alcune categorie di commercianti e gli albergatori a garantire il servizio anche quando non ci sono i turisti. Non tutti, ma almeno uno per tipologia. Il consiglio comunale ha deliberato l’ultimatum: entro il 28 febbraio e il 31 luglio di ogni anno, dal 2018, gli esercenti dovranno fornire un calendario “al fine di garantire almeno l’apertura di un esercizio per ciascuna categoria durante i periodi di bassa stagione”.

La decisione riguarda i bar/ristoranti/pizzerie (esercizi di somministrazione di alimenti e bevande delle varie tipologie), le macellerie, gli alimentari e le strutture ricettive alberghiere ed extra-alberghiere: ciascuna attività, all’interno della propria categoria di appartenenza, dovrà coordinarsi per indicare il periodo di apertura anche quando le piste di sci sono chiuse, prima o dopo le festività e le vacanze estive.

Il fatto curioso riguarda le modalità alternative scelte dal Comune, nel caso in cui i commercianti non si accorderanno e non comunicheranno l’apertura: “in caso di mancata trasmissione del calendario di apertura, o di un calendario che non garantisca l’apertura continuativa di almeno un esercizio per categoria, il sindaco Marin emetterà un’ordinanza per scegliere i negozi che dovranno rimanere aperti, previa consultazione delle associazioni di categoria” spiegano dal Comune.

Come saranno scelti i negozi, nel caso in cui non sarà presentato in Comune il calendario? “Tramite sorteggio” ha risposto il sindaco al consigliere di opposizione Paleardi, che ha espresso la sua contrarietà al provvedimento insieme all’ex sindaco Colarelli. “Siamo contrari a queste imposizioni coattive e all’utilizzo di ordinanze per l’apertura – spiegano Paleardi e Colarelli – si tratta di atti molto probabilmente illegittimi. Meglio il dialogo, il Comune deve mediare con le associazioni di categoria”.

E se i negozi si ribelleranno all’ordinanza, tenendo comunque chiuso? “Il sindaco ha annunciato sanzioni e provvedimenti di carattere penale” afferma Paleardi “anche questo mi pare inaccettabile verso i commercianti. Forse Marin si è reso conto di aver esagerato nella risposta, infatti tale ipotesi non è stata messa a verbale agli atti del consiglio comunale, ma confermo che l’ha detto in consiglio”.

Dal canto suo, il Comune spiega i motivi per cui si è arrivati a questa scelta: “Per anni si è cercato di collaborare con gli esercenti, organizzando anche degli incontri, al fine di stabilire una turnazione in grado di garantire il livello minimo di servizio in bassa stagione, ma purtroppo in tutti i periodi non si è mai riusciti a raggiunger l’obiettivo”.

L’assenza di negozi aperti nei mesi “morti” e durante la settimana non piace ai turisti e ai residenti. Secondo il Comune “sono pervenute numerose segnalazioni da parte di cittadini e turisti che non hanno potuto consumare un pasto in Sestriere nei periodi di bassa stagione, in particolar modo nelle giornate feriali. Per un comune turistico come Sestriere è fondamentale garantire durante tutto l’anno un livello minimo di accoglienza. Queste scelte sono fatte per garantire i servizi minimi essenziali da utilizzare nel caso in cui gli esercenti non riuscissero a coordinarsi tra loro per garantire la turnazione necessaria e per assicurare all’utenza, specie nei mesi estivi, idonei livelli di servizio. Abbiamo sentito il parere delle organizzazioni delle settore più rappresentative a livello provinciale. Il 26 settembre 2016 si era tenuto un incontro con i negozianti ed avevamo invitato anche le principali associazioni di categoria, ma non avevano partecipato”.

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