VALSUSA, UCCISE UN BUTTAFUORI IN DISCOTECA: ESPULSO DALL’ITALIA DOPO 14 ANNI DI CARCERE

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AVIGLIANA – Sono 1146 le persone straniere trattate dall’Ufficio Immigrazione della Questura di Torino nei primi sei mesi del 2024, 486 delle quali munite di decreto di espulsione/allontanamento da parte del Prefetto. Tali provvedimenti espulsivi sono stati eseguiti con accompagnamenti immediati alla frontiera, con ordini del Questore di lasciare il territorio nazionale in 7 giorni o con trattenimenti presso i Centri di Permanenza per il Rimpatrio (CPR). Nello specifico, i rimpatri complessivi sono stati 44 ed i trattenimenti presso i CPR nazionali 23.
Tra di loro, è stato espulso dall’Italia e rimpatriato in Albania anche Saimir Xhamxhiu, un cittadino albanese residente a Moncalieri: è stato condannato a 18 anni di reclusione per omicidio doloso e porto abusivo di armi. Nella notte del 13 dicembre 2009, al culmine di una lite all’interno della discoteca Atlantic Club, che si trovava sulla strada panoramica del Lago Grande. L’assassino (allora aveva 26 anni) uccise a colpi di pistola un buttafuori del locale, uccidendolo. La vittima si chiamava Ionut Cristian Birzu, 32 anni, romeno residente a Rivoli. Era sposato e aveva una bimba di soli 7 mesi: il buttafuori morì dopo essere stato colpito dal proiettile in pieno petto. Dopo l’omicidio, Saimir Xhamxhiu scappò sparando colpi di pistola all’impazzata in via Monginevro, per poi darsi alla fuga all’estero. La lite con il buttafuori di Avigliana era nata per futili motivi: l’assassino voleva entrare in discoteca a tutti i costi insieme ad un amico (Kalemi Olsi, 25 anni, anche lui albanese), poco prima delle 4 di notte. I due erano ubriachi, e per questo fermati all’ingresso dal buttafuori, che aveva tentato di spiegargli che ormai la discoteca stava chiudendo. Per tutta risposta, i due albanesi tirarono fuori le pistole. Solo Saimir Xhamxhiu sparò il colpo, mentre l’amico Kalemi Olsi rimase impietrito ad assistere alla scena, per poi essere pestato a sangue dalle persone all’interno della discoteca: successivamente venne processato per concorso in omicidio. Il 7 maggio 2010, finalmente, l’assassino Saimir Xhamxhiu venne arrestato in Belgio, grazie alle indagini da parte dei carabinieri e dell’Interpol, venne individuato in un locale a Bruxelles e arrestato dalla polizia belga, che lo ha preso in un locale di Bruxelles. Per bloccarlo la polizia belga aveva utilizzato le squadre speciali. Anche a Bruxelles, infatti, l’uomo si era reso protagonisti di episodi di violenza fuori dai locali. Una volta arrestato, ha ammesso le proprie responsabilità, ma aveva con sé documenti falsi, per progettare un’altra fuga. Ma una volta spedito in carcere in Italia, le violenze non sono finite. Durante gli anni di reclusione, l’albanese si è anche reso responsabile di diversi atti di violenza all’interno delle strutture carcerarie di Genova e Torino, dove era detenuto. Durante uno di questi episodi, aveva appiccato un incendio all’interno di una cella, e aveva colpito ripetutamente con un’asta di metallo alcuni agenti della polizia penitenziaria intervenuti per spegnere il fuoco. Finalmente è stato espulso dall’Italia e rispedito in Albania.

 

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8 COMMENTI

  1. mi sembrano pochi 14 anni di carcere per questo elemento… poi l’espulsione a cosa serve se questo torna?? pagliacciate italiane

  2. Ma, ho letto bene? Dopo che l’abbiamo mantenuto per 14 anni lo rispediamo a casa, per poi vedercelo sbarcare nelle coste italiane o traversare tranquillamente il confine sloveno. Ma vi rendete conto che razza di Giustizia abbiamo? Ma quando arriva sta benedetta riforma? Sveglia !!!

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