di IVO BLANDINO
SUSA – Nel pomeriggio di venerdì 22 gennaio si è celebrato nella cattedrale di San Giustoil funerale del maestro di sci Claudio Bergero, giovane 42enne segusino ucciso da una valanga in Francia lo scorso mercoledì 13 gennaio, a Courchevel Meribel.
Claudio Bergero lascia l’amata moglie Michela Molinengo e i suoi due figli Jacopo e Leonardo (di 4 e 6 anni), i genitori (mamma Laura e papà Aldo), le sorelle Nicoletta e Sara, con tantissimi amici e conoscenti che lo stimavano ed amavano.
Claudio è sempre stato un ragazzo solare: oggi pomeriggio in tanti hanno voluto stringersi al lutto dei suoi cari, dimostrando con la loro presenza tutta la stima e affetto verso di lui e la sua famiglia, così fortemente provata dal dolore.
Ai funerali erano presenti molti colleghi maestri di sci e amici d’infanzia, tra cui il vicesindaco Giorgio Montabone. La corale della cattedrale ha animato la liturgia all’organo il maestro Mariano Martina, mentre il parroco don Ettore De Faveri ha celebrato la messa.
Le parole di don Ettore durante l’omelia: “Signore…se tu fossi stato qui Claudio non sarebbe morto, come dice il testo del vangelo di Giovanni riferendosi a Lazzaro. Così è la nostra vita: triste, drastica”.
Don Ettore si è poi rivolto a Michela, la moglie di Claudio: “Michela è giusta la tua domanda al Signore…”Mio figlio mi ha chiesto…mamma, oggi posso chiamarti anche papà?”.
Alla fine della messa, un amico d’infanzia di Claudio (Natalino Calabrò) ha detto queste parole: “E’ difficile trovare un perché a questa tragedia, sono giorni di dolore, alla fine il nostro Signore aveva bisogno di un angelo…ma non un angelo normale, bensì l’angelo più bello di tutti. Quello umile, simpatico, gentile, sorridente, buono…questo eri proprio tu, Claudio. Ora Michela e la tua famiglia dovranno affrontare la partita più dura e sono sicuro che con il tuo aiuto la vinceranno, per far crescere Jacopo e Leo e farli diventare uomini belli e speciali, proprio come loro papà. Claudio, ti vorrò per sempre bene ed è una parte di me e di tanti altri di noi è andata via con te. Ciao amico mio”.
Durante il funerale sono state raccolte le offerte per desiderio della famiglia che verranno destinate al fondo don Piardi.
Dio non è un Creatore crudele, non ha bisogno di angeli, nei cieli spirituali in cui vive ne ha miriadi e miriadi di angeli, e non porterebbe mai via un papà a dei bambini. Purtroppo, come ebbe a dire il re Salomone, il tempo e l’avvenimento imprevisto capitano a tutti noi, basta trovarsi al posto sbagliato al momento sbagliato, ma non è certo Dio a causare il male. C’è da dire che spesso è l’uomo la causa di molte tragedie, perchè con l’innalzamento delle temperature causate dall’inquinamento, purtroppo capita sempre più spesso che si formino delle valanghe. In compenso, proprio Gesù, che risuscitò Lazzaro, nel vangelo di Giovanni 5:28,29, promette che sotto il suo Regno, le persone che non ci sono più verranno risuscitate, dandoci una speranza sicura anche nei momenti più bui della vita. Nel frattempo i morti non soffrono, sono in una condizione di inesistenza, come se dormissero, in attesa che Gesù li chiami dalle tombe commemorative.
Le più sentite condoglianze alla famiglia.