VALSUSA, UN ALTRO CANE AVVELENATO: LANCIATO UN BOCCONE NEL CORTILE
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di ANDREA MUSACCHIO
SANT’AMBROGIO DI TORINO – Sono passate quasi due settimane dai primi cani avvelenati a Reano. Da quel giorno, le segnalazioni e denunce di avvelenamenti in Val di Susa e dintorni sono all’ordine del giorno. Tra ritrovamenti di esche, lettere minacciose e cani avvelenati, i padroni degli amici a 4 zampe stanno facendo sempre più i conti con una situazione quasi surreale.
Nella giornata di ieri, giovedì 4 marzo, sui social è stata pubblicata un’altra testimonianza di un cane avvelenato. Questa è la storia di Bjork, un cane di Sant’Ambrogio che nella mattinata di martedì 2 marzo ha ingerito qualcosa di dannoso per il suo corpo. Da lì i dolori all’addome, la corsa dal veterinario e una lenta ma preziosa risalita. Dal racconto pubblicato sui social dalla padrona di Bjork si evince lo stesso modus operandi utilizzato nei casi precedenti: esche avvelenate lanciate nei corti privati.
“Ho aspettato qualche giorno a scrivere questo post per essere certa che la rabbia non influisse troppo sul gergo utilizzato – scrive la donna su Facebook – Martedì mattina nel cortile (privato e recintato del circolo) il nostro cane Bjork ha mangiato qualcosa che gli ha fatto male, tanto da ricorrere al veterinario (e alla morfina a causa dei forti dolori addominali). Purtroppo ci stiamo andando tutti giorni. Invito le persone a non dare nulla da mangiare ad animali non di loro proprietà (non si possono conoscere le loro intolleranze), e consiglio vivamente a chi si trovasse in zona via I maggio a Sant’Ambrogio di Torino con il cane, di tenerlo al guinzaglio e di prestare attenzione a cosa può esserci a terra. Il cane sta decisamente meglio ed io sono decisamente arrabbiata“.
Alla denuncia della padrona di Bjork si aggiunge anche la pagina Facebook Sos Animali Valle di Susa e dintorni, la quale si trova da tempo in prima linea per difendere i diritti e le vite degli amici a 4 zampe. “Si stanno ripetendo, come nel periodo nero vissuto l’anno scorso, tanti, troppi, episodi. Dobbiamo stare tutti con gli occhi aperti e denunciare sempre“.
Occhi aperti insomma, con la speranza che queste segnalazioni scompaiono più in fretta possibile.
ho un cane e mi domando dove questa gentaglia trovi tanta malvagità per avvelenare un animale innocente, che non farebbe mai del male intenzionalmente come fanno molti componenti dell’umanità…
Provate a raccattate gli escrementi dei vostri cani invece che lasciarli davanti alle porte degli altri… scommetto che questi episodi si estinguono immediatamente.
Non giustifico l’atto di far del male al cane, ma penso che una bella fetta di responsabilità ce l’abbiano i proprietari. Poi chiaramente è un un’effetto a catena che finisce per coinvolgere anche pscopatici.
Nilde, premesso che la vita di animali e persone è esattamente sullo stesso piano, prova a pensare se la stessa cose fosse stata fatta a un bambino… questo piange, al vicino da fastidio, e con una scusa gli da la leggendaria “caramella avvelenata”: il bambino nel migliore dei casi ha conseguenze gravissime, nei peggiori perde la vita. La penseresti ancora così? Che in fondo se la sono cercata? Ma per favore! Commentare non è obbligatorio, piuttosto che scrivere simili idiozie intrise di cattiveria, potresti anche astenerti dal farlo.
cara Nilde lei ha ragione ma questo non giustifica atti barbari come l’avvelenamento dei cani , caso mai la colpa è delle amministrazioni che a suon di controlli e contravvenzioni devono obbligare i proprietari dei cani . Poi a quanto leggo gli avvelenamenti avvengono all’interno di giardini privati dove ognuno è libero di far defecare i propri animali , io per esempio il sabato mattina ho la consuetudine di armarmi di pala e pulire il giardino dal concime lasciato dal mio cane
Apprezzo molto la sua educazione e il suo modo di ribattere in modo civile ed esplicativo Carluciu. Neanche io giustifico l’azione del far del male al cane e le do ragione riguardo il disinteresse delle amministrazioni.
Sarebbe bella un’Italia dove c’è rispetto per il prossimo, ma alla gente piace fare come li pare. Chi se ne frega se a discapito degli altri.
Valsusaoggi non è chiaro se sia stato un boccone o no, di conseguenza cade l’intenzionalità di averlo lasciato. Tanto più in un giardino di un circolo. Spiace per il cane, servono più controlli. Se non sbaglio quell’area è pure vietata ai cani.
“ Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro.
La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi.
La pena è aumentata della metà se dai fatti di cui al primo comma deriva la morte dell’animale.”
Art. 544 ter codice penale.
Sarebbe ora di applicare un po’ più di leggi, dal momento che non sono state fatte per essere archiviate.
Quando si tratta di gossip c’è sempre qualcuno che sa i fatti degli altri e vede tutto, quando poi ce ne sarebbe bisogno nessuno vede niente?
ho un cane e mi domando dove questa gentaglia trovi tanta malvagità per avvelenare un animale innocente, che non farebbe mai del male intenzionalmente come fanno molti componenti dell’umanità…
Ribadisco , ronde che se colgono sul fatto il o i bastardi , spezzare loro mani e gambe ………………..il problema viene risolto
Pena di morte.
Si….randellate in testa e gambe e mani rotte.
Auguro dolori atroci come quelli procurati ai poveri cani.
Provate a raccattate gli escrementi dei vostri cani invece che lasciarli davanti alle porte degli altri… scommetto che questi episodi si estinguono immediatamente.
Non giustifico l’atto di far del male al cane, ma penso che una bella fetta di responsabilità ce l’abbiano i proprietari. Poi chiaramente è un un’effetto a catena che finisce per coinvolgere anche pscopatici.
Si vergogni.
Nilde, premesso che la vita di animali e persone è esattamente sullo stesso piano, prova a pensare se la stessa cose fosse stata fatta a un bambino… questo piange, al vicino da fastidio, e con una scusa gli da la leggendaria “caramella avvelenata”: il bambino nel migliore dei casi ha conseguenze gravissime, nei peggiori perde la vita. La penseresti ancora così? Che in fondo se la sono cercata? Ma per favore! Commentare non è obbligatorio, piuttosto che scrivere simili idiozie intrise di cattiveria, potresti anche astenerti dal farlo.
VERGOGNA per un commento così!!
ma possibile che nessuno veda mai niente????
cara Nilde lei ha ragione ma questo non giustifica atti barbari come l’avvelenamento dei cani , caso mai la colpa è delle amministrazioni che a suon di controlli e contravvenzioni devono obbligare i proprietari dei cani . Poi a quanto leggo gli avvelenamenti avvengono all’interno di giardini privati dove ognuno è libero di far defecare i propri animali , io per esempio il sabato mattina ho la consuetudine di armarmi di pala e pulire il giardino dal concime lasciato dal mio cane
Apprezzo molto la sua educazione e il suo modo di ribattere in modo civile ed esplicativo Carluciu. Neanche io giustifico l’azione del far del male al cane e le do ragione riguardo il disinteresse delle amministrazioni.
Sarebbe bella un’Italia dove c’è rispetto per il prossimo, ma alla gente piace fare come li pare. Chi se ne frega se a discapito degli altri.
Valsusaoggi non è chiaro se sia stato un boccone o no, di conseguenza cade l’intenzionalità di averlo lasciato. Tanto più in un giardino di un circolo. Spiace per il cane, servono più controlli. Se non sbaglio quell’area è pure vietata ai cani.
“ Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro.
La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi.
La pena è aumentata della metà se dai fatti di cui al primo comma deriva la morte dell’animale.”
Art. 544 ter codice penale.
Sarebbe ora di applicare un po’ più di leggi, dal momento che non sono state fatte per essere archiviate.
Quando si tratta di gossip c’è sempre qualcuno che sa i fatti degli altri e vede tutto, quando poi ce ne sarebbe bisogno nessuno vede niente?
Vero, applichiamolo anche a quelli che schiacciano file di processionarie “per prevenzione”
E se lo applicassimo anche a Juliowa?