BUSSOLENO – L’Unione Montana Valle Susa cambia il proprio statuto: il consiglio, riunitosi martedì 16 maggio, ha approvato all’unanimità alcune importanti modifiche al documento che disciplina la sua organizzazione e il suo funzionamento. In primis, è stato eliminato il vincolo temporale sulla durata dell’Ente, che prevedeva una sua scadenza al compimento dei 10 anni (ossia nel 2024). Per quanto riguarda i rappresentanti dei Comuni, compresi i sindaci, a decorrere dal primo rinnovo degli Organi dell’Unione, dovranno essere nominati dai rispettivi consigli comunali. Il numero dei rappresentanti della minoranza all’interno del consiglio sale inoltre da 4 a 7, che continueranno ad essere individuati attraverso una giornata elettorale riservata alle minoranze consiliari. È stato infine stabilito che, per le votazioni aventi contenuto di esclusivo indirizzo politico, quali ordini del giorno, mozioni e in genere deliberazioni con cui si prende posizione su questioni politiche su temi politici, valga il principio “una testa un voto”. Tutte le altre deliberazioni del Consiglio aventi contenuto dispositivo, tra cui le nomine degli Organi, resteranno invece approvate con doppia maggioranza, data dal numero dei Consiglieri e degli abitanti rappresentati dai consiglieri eletti da ciascun Consiglio Comunale.
“Sono molto soddisfatto per questo risultato, frutto anche di una collaborazione positiva con la minoranza, con cui ci siamo confrontati e abbiamo lavorato per portare a casa queste modifiche”, commenta il presidente Pacifico Banchieri. “Quando si vanno a cambiare le regole, è giusto che queste siano condivise da tutti. I miei ringraziamenti vanno quindi non solo ai colleghi e al dott. Sigot, che ha svolto il compito più tecnico, ma anche ai consiglieri di minoranza, con cui abbiamo instaurato un confronto costruttivo”.
“L’incremento dei numero di consiglieri di minoranza da 4 a 7 è un successo che permette al territorio di essere meglio rappresentato in tutte le sue parti e di questo voglio ringraziare il presidente, con cui abbiamo avviato un ragionevole confronto”, spiega Roberto Giuglard, capogruppo di minoranza. “Devo dirlo: ha prevalso il senso delle istituzioni. Con questi cambiamenti, abbiamo realizzato un passaggio evolutivo dell’Unione Montana, dandole davvero un ruolo istituzionale per il governo del territorio”.
VALSUSA, UNIONE MONTANA PIÙ “DEMOCRATICA”: AUMENTANO I CONSIGLIERI DI OPPOSIZIONE
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