di SASA’ GIGANTE
SALBERTRAND – Si vende la nostra piccola storia, un po’ più di una trattoria. Per le proposte e le trattative SOLO del locale commerciale potete contattarmi al numero telefonico 3804121086.
Quando, un bel po’ di anni fa, mi è diventata troppo stretta la vita in città ho pensato di dare una svolta. Così pensando di creare una nuova attività nella casa che avevo ristrutturato in montagna al Deveys, in Val di Susa, ho cominciato ad andare a imparare l’arte della cucina, che già era una mia passione, in un prestigioso ristorante di Druento, La rosa d’oro.
Così ho cominciato gratuitamente a collaborare con il loro staff, che mi ha aiutato con il cuore. Quando poi mi sono sentito pronto, ho fatto il salto trasferendomi al Deveys e cominciando la gavetta al campeggio Gran Bosco di Salbertrand. Il sogno di avere un ristorante mio si stava sempre più concretizzando. Nel dicembre 2006, dopo aver superato tutti gli impedimenti burocratici, si inaugura finalmente ” Il Gigante e la gallina” una trattoria semplice che porta sapori meridionali a legarsi con quelli piemontesi.
Ho sempre voluto credere nelle potenzialità di questa terra di montagna che mi ha accolto, anche se non sempre mi sono sentito ospite gradito, ma non mi sono mai dato per vinto. Per questo non mi sono solo dedicato alla cucina.
Il Gigante e la gallina è diventato di volta in volta il trampolino per nuove esperienze. La prima “Notte Bianca” al Parco del Gran Bosco, il Gemellaggio con i colleghi ristoratori del circolo “El Brunsin” di San Colombano e il rifugio Levi Molinari.
“Il Gigante e la gallina in Alta Quota”: una settimana di cucina da campo 24 ore su 24 al Pramand, coinvolgendo il centro estivo dei ragazzi di Salbertrand e gli amici di Bici & Bici di Avigliana, con una spettacolare discesa in notturna dal Forte.
Ci sono state le molte notti annuali all’alambicco del Deveys, con gustose merende, per cercare di fare conoscere il più possibile l’antica tradizione del distillare la grappa ai nostri clienti, in uno dei pochi alambicchi a legna rimasti, unico in tutta la Valle; affinché potesse diventare un’attrattiva di valore per la borgata.
Nel frattempo la trattoria diventava sempre più “casa” per molti clienti che sono diventati amici e che ci hanno scelto spesso per le loro ricorrenze, per festeggiare i loro eventi. Così ricordiamo volentieri i matrimoni impegnativi, ma di grande soddisfazione, le cresime, i compleanni, le comunioni, le feste di laurea, i battesimi o i capodanni con divertenti giochi oltre che menù sopraffini. Certo che c’è anche un velo di malinconia per gli amici clienti che in questi anni sono “andati avanti”, ma il cui ricordo spesso torna nei nostri racconti con affetto.
In Valle il turismo con gli anni è cambiato, l’affluenza diminuisce. Non mi arrendo. Coinvolgendo tutti i Deveysani organizziamo una festa della borgata, unica e di grandissimo successo, il cui ricavato devolveremo interamente alla borgata: verrà così impiegato per il restauro della cappella di San Biagio in cui sono venuti alla luce antichi affreschi.
Davanti alla trattoria lasciamo lo spazio gratuito per un mercatino di antiquariato e oggettistica vintage “Robe da matti”.
Sempre con lo spirito di valorizzare il territorio, insieme alla mia collega Giuliana e al nostro amico Fulvio abbiamo realizzato con le nostre sole forze e i nostri soldi (zero contributi malgrado quello che si insinuava!) un piccolo campo sportivo polivalente costituendo l’Associazione sportiva l’Ombelico di Valsusa. Siamo così diventati oltre che ristorante, ritrovo per eventi sportivi, tornei di calcetto, aerobica e spinning all’aperto, letture recitate di libri, abbiamo costituito il gruppo “Rombante” organizzando annualmente il tour della Via del Sale e quello delle “sette valli”. Per sensibilizzare le amministrazioni locali e non solo, sul valore turistico delle strade bianche del nostro territorio, organizziamo un piccolo convegno con un buon riscontro di pubblico. Ci gratifica molto essere invitati tramite la Provincia di Torino a tenere una lezione di cucina a St. Jean de Maurienne, insieme alla collega Silvia Merlo.
Sempre per attirare visitatori in questa piccola parte di Valle, esclusa dai grandi circuiti turistici abbiamo inventato “Mio nonno in motoretta” un raduno di ciclomotori d’epoca.
Abbiamo ospitato mostre di pittura, scultura e fotografia, abbiamo partecipato alla Festa dell’ Assietta pernottando in quota, organizzato ciaspolate anche in notturna, una gara estemporanea di pittura, serate di musica occitana, celtica o con dj Barabba e SergPaz, balli cubani, gite con concorsi fotografici, mitiche partecipazioni alla BardoLesa, una serata con cena storica in costume ed tante escursioni in allegria, mercatino dei prodotti locali come ” W la patata” o “Mela mangio”, presentazione di libri e mostre storiche, molti Carnevali con “i Guéini” di Salbertrand, serate di cucina regionale coinvolgendo ai fornelli i nostri clienti con le loro specialità tipiche, la collaborazione con la Pro loco di Exilles o gli amici del Forte Bramafam, i ritrovi al lago Orfú, gli incontri con il Cai o le escursioni con gli esperti del Vallo Alpino e le partecipazioni ad Exilles Città, le tavolate con gli amici Alpini, i ritrovi con i cacciatori stagionali, la collaborazione con il birrificio Lis d’Oc alla Fiera Franca di Oulx, i numerosi catering per svariati eventi pubblici o privati e una straordinaria passeggiata gastronomica nel Forte di Exilles. Fino ad arrivare alle ultime goliardiche riprese della pesca di un pesce spada nella Dora o alla più seria inaugurazione del monumento a Colombano Romen.
Sicuramente ho dimenticato qualcosa, tutto questo è stato possibile grazie ad una serie di amici ricordo in ordine sparso: Gianfranco, i Fulvio, Claudio e Maura, Ema, Dario, Paolo e Renata, Alessandro e Cristina, Enza, Massimo, i Marco, Federica, i Valerio, Ernesta, Alfio, Fiorenzo, Biagio, Pasquale, Leo, i Giorgio, Andrea, Angelo, Valeriano, Virna, i Paolo, Marcella, Roby, Cristina, Marta, i Salvatore, Angelica, Giulia, Valeria, Eugenio, Piergiorgio, Laura, Max, Donatella, Sandra, Fabiola, Simone e Sofia, Piero, Barbara, Anna, i Fabrizio e molti altri.
Ora però per me è diventato impossibile lavorare, questa fase storica del nostro Paese me lo rende insopportabile. Non condivido la china che sta prendendo l’ Italia, ho voluto fare sventolare sul Deveys la bandiera dell’Italia per ricordare che credo in quei Valori, che oggi vedo calpestati. Così, anche se nel mio cuore questo locale ha un valore inestimabile, anche perché gli ho dovuto sacrificare molto , soprattutto tempo alla mia famiglia che amo immensamente, devo dargli un prezzo e VENDO.
Me ne vado, quassù ho dato abbastanza, molti ne saranno felici, un rompi*** in meno, altri penso ne resteranno delusi e amareggiati. Come dice la mia collega “nulla è per sempre”.
Spero di trovare qualcuno che non pensi solo di farne una speculazione, ma che abbia voglia, almeno in parte, di metterci il cuore come ho fatto io.
Per le proposte e le trattative SOLO del locale commerciale potete contattarmi 3804121086.