ValsusaOggi sta dalla parte di Erri De Luca, senza se e senza ma. Dalla parte della sua parola contraria, e di tutte le parole contrarie – scomode, ma preziose – che permettono all’Italia di essere un paese democratico. Perché, come ha ricordato lo scrittore stamattina dall’aula di tribunale a Torino, esiste un articolo che per noi rappresenta il salto di qualità, la distinzione tra l’epoca buia del Fascismo e la nostra Repubblica: l’articolo 21 della Costituzione Italiana. Qui non si gioca: nel processo di oggi c’è in ballo qualcosa di più importante. E con gioia è arrivata la notizia dell’assoluzione, proprio perchè il fatto non sussiste: non c’è reato nell’esprimere la propria idea.
Assurdo processare uno scrittore per le sue parole, come sta avvenendo a Torino, facendolo di fatto diventare un martire per aver espresso una posizione controcorrente, scomoda, ma comunque preziosa per far riflettere i cittadini. Lui pensa che la Tav vada sabotata? Benissimo, è la sua opinione – condivisa da migliaia di cittadini in Val di Susa e nel resto d’Italia. E per questo avete il coraggio di processarlo? E pure di condannarlo?
Si può non essere d’accordo con De Luca, ma la risposta non è certamente quella del processo, della condanna a otto mesi di reclusione. Una risposta paradossale, in un Paese farlocco dove invece stupratori, pedofili e mafiosi se ne vanno in giro impuniti o entrano in Parlamento.
Quindi, ci auguriamo che oggi De Luca venga ASSOLTO. Senza esitazioni. Perché ancora più oggi rispetto al passato, non c’è bene più prezioso che la libertà di parola. Una libertà preziosa come l’acqua, l’aria. Come la vita stessa: perché non dimentichiamo, soprattutto oggi, quanti sono coloro che hanno perso la loro vita proprio per garantire quella LIBERTÀ per la quale oggi De Luca viene processato.
E dopo la sentenza del giudice di Torino, diramata oggi intorno alle 13, con l’assoluzione di De Luca, non possiamo che essere felici.
Le idee feriscono più delle armi, è dalle parole che dobbiamo difendere i nostri interessi, di armi ne abbiamo a volontà