Non era un tentato omicidio, ma “soltanto” una brutta minaccia. Martedì la Corte di Appello di Torino ha deciso di scarcerare, dopo un anno passato in galera, il valsusino Gilberto Vayr, 48enne di Bruzolo, che nel giugno scorso era stato arrestato per aver aggredito con una motosega il cognato, Gianni Rumiano.
L’episodio era avvenuto nel cortile dell’abitazione di quest’ultimo: l’uomo si era difeso dall’aggressione con un tubo metallico, grazie al quale era riuscito a colpire la mano di Vair, disarmandolo e poi bloccandolo fino all’arrivo dei carabinieri. Gilberto Vair era ubriaco: aveva impugnato la motosega, ma non era riuscito a colpire il cognato.
La lite era scaturita per vecchie discussioni familiari, e non c’erano stati feriti. In primo grado Vayr era stato condannato a 5 anni e 4 mesi di carcere per tentato omicidio, ma grazie alla sentenza d’appello è tornato un uomo libero: il giudice ha cambiato l’imputazione, condannandolo per semplici minacce ad una multa di 900 euro.
Visto che Vayr è stato comunque in galera per un anno, il suo avvocato sta valutando l’ipotesi di presentare istanza ufficiale per ingiusta detenzione, ottenendo così un risarcimento.