Il Piemonte vince il bando “Via Francigena For All” ottenendo 1,6 milioni di euro di fondi statali per rimettere a nuovo strutture e percorsi della millenaria porta d’ingresso dei viandanti verso la Pianura Padana. Il progetto studiato per rendere il sentiero accessibile anche alle persone con disabilità, si è laureato a pieni voti ottenendo il massimo del finanziamento dopo l’esame della Commissione ministeriale. E si entra subito nella fase operativa con l’apertura dei cantieri lungo i 250 chilometri piemontesi (sui 650 complessivi dell’itinerario) che attraversano 4 parchi naturali e 47 Comuni. In particolare, le risorse serviranno a migliorare l’accessibilità dei servizi turistici e dei beni culturali e religiosi su 36 chilometri di tracciato. Il tutto affiancato anche da un’indagine esplorativa sul grado di raggiungibilità delle strutture ricettive da parte delle persone con disabilità lungo il cammino. Verrà anche effettuata la mappatura completa del percorso come, ad esempio, nei due tratti Canavesano e Valsusino, operazione che servirà a restituire alla comunità 20 luoghi culturali per 365 giorni l’anno. Quest’ultima azione ricalca l’iniziativa “Chiese a porte aperte”, un sistema unico in Italia di prenotazione, apertura e narrazione automatizzata tramite smartphone del patrimonio culturale ecclesiastico, che può essere esteso ad altri beni culturali presenti lungo il tracciato della Via Francigena. Saranno pure attivati tirocini lavorativi rivolti ai soggetti portatori di disabilità presso le strutture di accoglienza (ricettive, della ristorazione, ecc) e presso gli uffici d’informazione lungo l’itinerario della Via Francigena, che si calcola potranno coinvolgere almeno 30 persone. Infine, campagne stampa e social, creazione di pagine web dedicate al progetto e alle esperienze costruite sul tema, inserimento nelle campagne di co-marketing, promozione dedicata in occasione di fiere, eventi speciali, presentazioni e campagne tv. “Ancora una volta la Regione a maggioranza Lega dimostra la lungimiranza di investire sui propri territori – commenta il leghista Valter Marin – andando a valorizzare quei tesori troppo spesso dimenticati ma che pure si trovano in ogni angolo del nostro Piemonte. La Via Francigena non è soltanto un percorso, ma è un elemento imprescindibile della storia, della cultura e della spiritualità della Val Susa. Il modo migliore per scoprire con lentezza i nostri borghi e le loro bellezze, lungo una strada che si snoda attraverso 32 comuni che idealmente guardano tutti all’imponenza della Sacra di San Michele, simbolo del Piemonte. Un tracciato che ora possiamo riqualificare e rilanciare all’altezza della sua rilevanza con il grande merito di renderlo accessibile anche alle persone con disabilità. Un’opportunità doppia per il rilancio del nostro turismo d’alta quota e della sua economia, ovvero dell’unica industria del Piemonte che non potrà mai essere delocalizzata”.
VIA FRANCIGENA: 1,6 MILIONI PER IL PIEMONTE, CANTIERI ANCHE IN VALSUSA
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Sarebbe meglio impiegarli questi soldi per opere più interessanti, come ad esempio, ospedali, scuole e se avanzano va anche bene la via francigena
Il prossimo inverno potremo scaldarci andando a camminare sulla via francigena, possibilmente senza smarrirci.
Nuovamente una ferrari per chi ha le pezze al c…0.
Si fatica a trovare depliant turistici, volantini ecc. I centri storici ( quelli attraversati dalla via francigena ) in alcuni tratti sono inguardabili devastati dall’ abusivismo edilizio, dal degrado e dai rifiuti sistematicamente abbandonati ovunque ( sotto l’ occhio inutile di telecamere ” lavacoscienza”). Interi paesi desertificati con serrande arruginite odoranti urina canine.
Anche questa azione é fuori tempo massimo. Bastava programmare prima piccole ma costanti azioni politiche di tutela ( spesso a costo zero per gli enti ) e invece si è preferito attendere il tracollo per poi spolpare il denaro pubblico con progetti di “lusso ” dove manca l’ A-B-C del concetto di accoglienza.
Bello “spottone” per chi vorrà crederci e quanta attenzione per i disabili.
Mettiamoci alla prova cari signori vincenti e lungimiranti.
Come?
Cominciando col far rispettare il divieto di sosta nei posteggi riservati che ben di rado i disabili trovano liberi.
Concludo con una sincera risata perché mi sfugge il nesso tra cammini pseudo-storici di fondo valle, accessibilità e turismo d’alta quota mentre siamo al festival dell’ovvietà quando a lodarsi dell’investire sui propri territori è il governo regionale.
Quale carenza di lungimiranza gli sarebbe occorsa per investire in Maremma, in Tirolo o nel Principato di Seborga?
La pista in costruzione, tra Villarfocchiardo e Malpasso, a margine della SS 24, fa parte della via Francigena?