di STEFANO ESPOSITO E OSVALDO NAPOLI
Siamo rispettosi come sempre del lavoro della magistratura ma confidiamo anche nella celerità dell’inchiesta del pm Guariniello. Per ovvie e indiscutibili ragioni: perché la stagione sciistica è alle porte e la chiusura di due piste importanti rischia di risolversi in un disastro occupazionale per 200 lavoratori e in danni economici ingenti per gli operatori turistici.Sia chiaro, nessuno pensa di far pesare questi argomenti contro il tema decisivo della sicurezza per chi andrà sulle piste. Ma, come spesso accade, è nel buon senso, cioè in norme non scritte e introvabili nei codici, che si trovano le risposte più razionali e utili.
Allora non è da escludere che il professionista della Via Lattea presenti una variante in sanatoria.
I Comuni coinvolti potrebbero fare un collaudo provvisorio dal momento che non sussistono condizioni di pericolo. Il Politecnico di Torino potrebbe a sua volta fare il collaudo provvisorio con una ingiunzione di apertura della pista. Il tutto non preclude il proseguimento dell’inchiesta giudiziaria ma eviterebbe tempi di latenza dannosi per tutta l’Alta Valle di Susa.