Il 16 ottobre, la Sestrieres S.p.A., l’Unione Industriale e la Filt Cgil, hanno firmato il contratto di secondo livello per il periodo 2015-2018: tale accordo è considerato dalla società direttrice della Vialattea un vero fiore all’occhiello. Chissà se la pensano così anche tutti gli impiegati del comprensorio sciistico.
A detta della Sestrieres, i lavoratori dovrebbero ritenersi fortunati perché grazie a queste nuove direttive, diventerebbero “sempre più partecipi e protagonisti della vita dell’azienda”. Ma vediamo nel dettaglio quali sono le novità, illustrate ieri durante la conferenza stampa della Vialattea, per la presentazione della nuova stagione.
Il presupposto del nuovo accordo integrativo, starebbe nel fatto che l’andamento economico dell’azienda non dipenderebbe solo dal mercato o dalle capacità imprenditoriali degli amministratori, ma anche da fattori ingovernabili quali condizioni meteo e di innevamento. Per far fronte alla crisi riscontrata negli scorsi anni e soprattutto per contenere le perdite, sono state previste alcune misure, da adottare in situazioni particolarmente gravi per le casse della Sestrieres. Queste misure inciderebbero sullo stipendio degli impiegati, in particolare per quel che riguarda il cosiddetto “prestito sociale”: una somma pari all’importo di una giornata lavorativa, da trattenersi ogni mese sugli stipendi di tutti i dipendenti, in caso di mancato guadagno da parte dell’azienda.
La trattativa prevede inoltre la riduzione o la sospensione delle indennità previste dal contratto e la sospensione, per quanto possibile, di tutti i lavori terziarizzati.
Tali misure sarebbero da attuare solo in casi particolarmente problematici, derivanti da una brutta stagione: non ci resta che sperare, insieme ai dipendenti della Vialattea, che l’imminente inverno porti tanta neve.
La Vialattea è la prima società della neve in Italia ad aver inserito delle clausole, molto particolari, nel contratto di secondo livello per gli impiantisti, per affrontare lo stato di crisi e la siccità nevosa.
“Sono stati raggiunti degli accordi per ridurre l’impatto negativo di una brutta stagione – ha spiegato il direttore generale della Vialattea, Luisella Bourlot – si tratta di misure innovative e lungimiranti, che servono a salvaguardare la sostenibilità economica della società e a salvaguardare i livelli occupazionali”. In sostanza, se i lavoratori ci metteranno del proprio dal loro portafoglio, non verranno licenziati.
“A seconda della gravità della situazione potranno essere adottate alcune misure – aggiunge la Bourlot – fra le quali la riduzione o sospensione delle indennità previste dal contratto di lavoro, la sospensione di tutti i lavoratori terziarizzati, e l’istituzione del prestito solidale, da trattenersi a tutti i dipendenti, pari all’importo di una giornata di lavoro ogni mese”.
Ma in termini economici, cosa potrebbe cambiare per i lavoratori in caso di crisi?
“Il prestito solidale può ammontare fino a 100 euro al mese, che il lavoratore darà alla Vialattea in caso di crisi, lavorando di fatto gratis per un giorno – spiega dalla Filt Cgil il sindacalista Enzo Marcuzzi – La società poi li restituirà al lavoratore l’anno successivo. Il premio di produzione invece può valere fino a 200 euro al mese per un impiantista di quarto livello, mentre l’indennità, per il rimborso delle spese degli scarponi e attrezzature, può valere circa 50 euro al mese”. Tutti soldi a cui i dipendenti dovranno rinunciare, nel caso in cui le cose non vadano nel verso giusto: “E’ un’ottima misura, già adottata da Alitalia, perché responsabilizza i lavoratori – spiegano dalla Filt Cgil – preferiamo non prendere soldi in più, o rinunciare a qualcosa, piuttosto che perdere il posto”.
Anche i “sindacalisti”; “lavoreranno ” gratis?
Se lo avessero anche solo proposto negli anno 70 …… ora invece sono proprio i sindacati a dare il benestare.
Leggete ” la fattoria degli animali ” di George Orwell.