di ANDREA MUSACCHIO
AVIGLIANA – L’associazione per la salute mentale Amandoli di Avigliana nella giornata di ieri, domenica 18 agosto, è andata in onda sul Tgr Piemonte. Il servizio girato nel centro storico della città aviglianese, spiega le difficoltà di chi si occupa delle persone con malattie mentali durante l’estate e, di conseguenza, l’importanza delle famiglie che si sono organizzate in un gruppo di mutuo aiuto.
L’associazione culturale di volontariato Amandoli è nata con l’aiuto e il sostegno degli operatori dei centri di salute mentale di Avigliana e di Rivoli, dagli operatori dell’Asl To3 e dai servizi sociali dopo un percorso di auto-mutuo-aiuto. Negli anni ha maturato il desiderio di incontrarsi con la volontà e l’ambizione di ridurre i pregiudizi, lottando contro lo stigma della malattia mentale con l’obiettivo di permettere di uscire dalla solitudine e favorire la conoscenza, riducendo il muro dei pregiudizi: “È una malattia cronica come un’altra – ha spiegato nell’intervista, andata in onda su Rai3, Bruno Gonella dell’associazione Amandoli – Bisogna riuscire a spezzare questa cultura che vede l’ammalato di quel genere come una cosa completamente diversa da tutte le altre malattie”.
Sono circa 60 mila le famiglie colpite dalle malattie mentali in Piemonte e nei mesi estivi, per chi soffre di depressione, sindromi nevrotiche e diagnosi psichiatriche di qualunque tipo, certi disturbi si acutizzano. Solo il 5% è curato in struttura, tutti gli altri sono affidati all’affetto dei propri cari, accompagnati dai servizi sociali, dagli psicologi e psichiatri oltre ai gruppi di mutuo aiuto come Amandoli.