Dai nostri inviati ANDREA MUSACCHIO E ANGELO FRANCO
GIAVENO / AVIGLIANA – E’ iniziata anche in Valsusa, mercoledì 19 giugno, la nuova Maturità 2019 con la prima prova di Italiano. Siamo andati questa mattina a intervistare i ragazzi all’ingresso dell’istituto tecnico Galileo Galilei e del Pascal di Giaveno. Tra le tracce proposte ai ragazzi nella busta del Ministero c’è “Il porto sepolto”, confluita nel 1942 nella raccolta L’allegria, di Giuseppe Ungaretti. Poi Corrado Stajano e “Eredità del Novecento”. E anche Leonardo Sciascia.
È la maturità dei “millenials”, ossia dei ragazzi nati nel 2000, e delle grandi novità. Ma per gli studenti la paura più grande è la seconda prova insieme al colloquio, il quale vede come grande assente la “tesina”: “Era un modo per sciogliere il ghiaccio. Con l’assenza della tesina è molto più difficile – spiegano Agostino, Giuseppe e Davide, studenti delle classi Cat (ex geometri) del Galilei – per non parlare della prova di domani, dove avremo 8 ore a disposizione per due materie come Estimo e Progettazione. Una volta 8 ore erano garantite solo alla materia di Progettazione. Sarà molto dura”.
Gli studenti del liceo e istituto tecnico Blaise Pascal di Giaveno, reduci dalla famosissima notte prima degli esami, pronti e operativi per affrontare la prova scritta di Italiano, hanno raccontato a ValsusaOggi le sensazioni, i timori e le aspettative che caratterizzano questi giorni. Ansiosi ma anche positivi e determinati, i ragazzi sembrano orientati maggiormente verso la scelta del tema della tipologia C, relativo alla stesura di un testo improntato su argomenti di attualità.
“Sicuramente sceglierò la tipolocia C, perché è quella che lascia più spazio all’espressione delle nostre idee personali,” non ha dubbi lo studente Stefano Bozza, mentre la sua collega Giulia Gunini si dice invece “molto più preoccupata per le prove orali”, e c’è chi, come Chiara Carchidio, già pensa con terrore alla prova scritta di matematica.
In bocca al lupo!