BUSSOLENO – Domenica 29 settembre i vigili del fuoco, con il nucleo Saf e l’elicottero Drago, sono intervenuti a Bussoleno per recuperare – con il supporto del 118 e della Croce Rossa – un uomo che è caduto nel Rio Moletta, poco distante dal cinema Narciso. L’intervento è stato effettuato questa mattina in centro paese, a cento metri dalla stazione ferroviaria.
L’uomo è scivolato mentre stava facendo una passeggiata con la compagna. Il nucleo Saf si è calato nel Rio Moletta per recuperare l’uomo, che a seguito della caduta è rimasto ferito. L’ambulanza del 118 l’ha poi trasportato in ospedale.
IL COMUNICATO DEI VIGILI DEL FUOCO
Alle 10.40 di questa mattina i vigili del fuoco comando di Torino sono intervenuti a Bussoleno per soccorrere una persona caduta in un canale in prossimità del centro abitato. L’ uomo, nonostante le ferite, riusciva a chiamare il numero di emergenza. Grazie alle coordinate ed indicazioni fornite dall’infortunato, veniva così localizzato. Le squadre 91 Susa e volontari Borgone raggiungevano il luogo. Un soccorritore del nucleo saf (speleo alpino fluviale) dall’elicottero drago si calava all’interno del canale e dopo averlo immobilizzato per il trasporto su di una barella verricellata.
L’elicottero si posava poi a poca distanza per consegnare il malcapitato all’ambulanza del soccorso avanzato presente sul posto.
La persona, dicono un inglese, è scivolata nel torrente Moletta (non Dora) a nord della linea ferroviaria.
Caro direttore scrivo per dirti che la persona è caduta nel Rio Moletta vicino a via 24 maggio sempre a Bussoleno
Stava facendo una passeggiata?????
scusate, ma , uno va a passeggiare in una fitta foresta dove non ci sono nemmeno delle strade per arrivarci ?
vedendo le foto ,non mi sembra una tranquilla stradina per passeggiare. A maggior ragione se arriva un elicottero, vuol dire che la zona è talmente impervia da non poter usare il soccorso terrestre. A pochi metri dalla stazione ferroviaria, fa pensare che siamo nel centro del paese; di conseguenza i soccorsi di terra dovrebbero arrivare molto prima che far venire un elicottero da Torino ? o no? Concludendo il ragionamento, chi glielo ha fatto fare ? io se vado in una foresta impervia o sul monte rosa, almeno mi porto dietro l’attrezzatura adeguata per l’escursione. ed in primis non mi vado volontariamente a ficcare nei pasticci.
C’è gente che si è rotta una gamba scendendo dalle scale di case o cadendo da una scala mentre montava una lampadina… dunque, è vero, non mi piacciono gli sport estremi, ma la fatalità può capitare a chiunque e meno male che qualcuno lo ha soccorso…
Un GRAZIE AI VIGILI DEL FUOCO, per la loro professionalità e umanità nei soccorso.
Si ecco concordo con quanto scritto dagli altri , una persona va a camminare li perche’? Ma la storia si ripete anche nello scorso articolo che trattava del salvataggio dei ciclisti non tornava il tutto.Che vanno a fare dei ciclisti in una strada chiusa per sicurezza? E per forza che poi si chiamano i soccorsi.Mah! Sono persone che se vedon scritto campo minato devono andare per vedere se e’ vero????Chi lo sa cosa gli passa nella testa!
Forse per lo stesso perché ci sono persone che salgono a Rocciamelone, al monte Tabor, sulla parete dei limiti… Messner ha scalato tutta l’Himalaya, ben più rischiosa, ma se uno muore sul Nanga Parbat è quasi un eroe, se uno scivola nel Rio di Bussoleno è un cretino… non è probabile che questa persona volesse solo stare in mezzo al verde e non immaginasse di poter scivolare in un posto quasi in centro Paese… adesso siamo diventati tutti “cittadini” nel senso che pare nessuno voglia più vivere in campagna, toccare la terra, andare a camminare etc, ma quando io ero bambina, nel Rio con le mie amiche non a Bussoleno, andavamo a mettere i piedi a mollo per rinfrescarci, e portavo pure il cane, e le assicuro, rischiavamo meno di quello che rischiano molte ragazzine oggi a chattare in internet con perfetti sconosciuti… solo che l’imprevisto può capitare…
Sceneggiata assurda. ! Decine e decine di volte siamo scesi, da Via Massimo D’azeglio, in quel punto del rio Moletta. L’abbiamo attraversato risalendo in Via Garibaldi, con un cagnetto alto una spanna, ….senza elicottero.!