VIDEO E FOTO DI IVO BLANDINO
BUSSOLENO – “Vogliamo tornare a far lezione a scuola”. Questa mattina alcuni studenti del liceo Norberto Rosa di Bussoleno hanno seguito le lezioni di didattica a distanza nella piazza antistante alla sede del liceo, in segno di protesta contro i provvedimenti del governo e della regione per il settore scolastico.
Gli studenti liceali hanno fatto lezione con i pc portatili utilizzando banchi e sedie direttamente in piazza: “L’iniziativa è andata bene – spiega l’allieva del Rosa Alissa Rizzo, organizzatrice della protesta – è venuta a trovarci in piazza anche il sindaco di Bussoleno Bruna Consolini, la partecipazione degli studenti è stata positiva”.
“Grazie al Comune e ai vigili del fuoco per aver delimitato una parte della piazza in modo da lasciarci uno spazio libero, evitando alle automobili di posteggiare. Ringraziamo anche il parroco di Bussoleno don Chiampo, che ci ha prestato i tavoli”.
Cambiano i tempi …ai miei avremmo pagato per avere una pandemia che ti obbligava a star distante dalla scuola!
La nostalgia non credo sia per i libri, ma per poter uscire di casa e fare ciò che pare loro senza rendere conto ai genitori…
Vero Zak pero’ e’ una situazione diversa e stressante.Un colpo sei a scuola e ti abitui e subito dopo devi studiare dal pc.Ai tempi nostri si giocava non si stava sul pc.E un periodo per tutti complesso.Comunque dalle crisi nascono anche situazioni positive.
Certo che l’ignoranza è sempre grassa…..incredibile !!!! quando la scuola era, come si dice adesso, in presenza contestazioni, occupazioni ogni qualvolta agli studenti non andava bene una qualsiasi decisione presa dalla presidenza o dal consiglio di istituto……..
Invece quando in un momento così difficile, in cui ognuno di noi, deve cedere un piccolo pezzettino delle sue bramosie di individualismo, NO contestazione della digitalizzazione della scuola……… INCREDIBILE MA VERO!!!!!
Mi permetto ancora di ringraziarvi cari ragazzi, perchè oggi con il vento e in pieno inverno, esibirsi è sicuramente molto puerile perchè, come citato prima dimostra la grande responsabilità di rispettare anche l’altro nelle persona: di chi in famiglia o nelle vicinanze di casa è più debole o persona a rischio…….. Un modo gentile per diventare grandi untori………
Cari saluti. Crescete e responsabilizzatevi!!!!!!
Myriam
Purtroppo signora Myriam, i genitori hanno cresciuto una generazione di egoisti. Non è lo studio che manca loro, infatti se seguono bene le lezioni online possono comunque studiare. Manca loro poter uscire a far cagnara, come dice lei, infischiandosene del più debole e delle persone a rischio. A scuola bisogna prendere mille precauzioni, ma appena escono dal portone della scuola, si scambiano bibite, sigarette e quant’altro, si abbracciano, si prendono per mano, si spintonano e chi più ne ha più ne metta, quindi, che stiano pure a casa perché non vedo quale sia il motivo per mandarli in giro a fare gli untori. Chi ha voglia di studiare, studia anche a casa. Non sono stati lasciati a casa per divertimento, ma per una pandemia che solo in Italia si è lasciata dietro più di 80.000 morti. E vediamo poi quanti di quelli dai 16 anni in su accetteranno di essere vaccinati…
Covid! Vieni a prenderti Gwen!
Egoisti non saprei, ma se i genitori hanno tirato su una generazione di egoisti allora i genitori sono egoisti come lo sono i nonni(che li seguono con i figli).Non le do ragione ne ‘ torto , semplicemente e’ diverso.Una volta la donna poteva stare a casa e fare qlche lavoretto.Ora non puo’. E’ stanca e quando torna a casa si trova tutto il lavoro dell’ impresa famigliare da seguire.A volte senza cattiveria lascia i figli davanti la tv, davanti il pc. E’ giusto? Non sara’ certo giusto ma e’ così.Una volta c’ erano anche persone che potevano aiutare i genitori a crescere i loro figli, oggi e’ tutto cambiato.I bimbi spesso vengono messi al nido ( luogo creato per aiutare le madri lavoratrici)anche se non lavorano.Questo per dare la possibilita’ alla donna di prendere fiato e seguire la famiglia in modo migliore.Chi non può metterli al nido si deve arrangiare. Al giorno d oggi una donna rinuncia di più delle donne di un tempo .Tutti i cambiamenti della societa’ degli ultimi 50 anni si sono ripercossi sulla prole di tutti. Non si puo’ giudicare un giovane solo perche’;e la societa’ e’, diversa e i problemi famigliari pure, da genitori dobbiamo provare anche adesso a far loro capire come affrontare un periodo difficile come questo.E’ il nostro compito e giudicarli non li aiutera’ di certo.Se guarda BING IL CARTONE su rai Yoyo capira’ molte cose.
Piccoli untori crescono! Questi irresponsabili hanno provocato già 700.000 morti a Bussoleno, come dice Gwen! L’OMS e il CTS affermano che gli assembramenti fuori dalle scuole sono il principale mezzo di trasmissione del virus. Guardate su Facebook, ci sono i video!
Mai detto che gli studenti abbiano provocato 700.000 morti, ma di certo non è il momento di creare assembramenti, intanto nel mondo i morti hanno superato i due milioni… Mai guardato Facebook, manco ce l’ho e non mi interessa averlo… Il dato di fatto è che purtroppo i giovani seguono le norme anti covid solo in classe, perchè sono obbligati, fuori di lì se ne infischiano facendo rischiare la vita a genitori, nonni e altri familiari adulti e ai loro conoscenti… quindi per il momento che si diano da fare a studiare a casa, visto che oltre tutto, non ci sono sufficienti mezzi di trasporto per distanziarli. Prima del covid facevano gli scioperi per non andare a scuola, adesso li fanno per andare a scuola, ogni occasione è buona per fare cagnara, ma qualcuno dovrà pur fare capire loro la gravità della situazione…
Oddio qlli che muoiono di fame creda siano molti di più!
Le manifestazioni contro il sistema scolastico o per vari temi sociali o ecologici sono sempre state incoraggiate ed esaltate dalla propaganda di quei partiti che sono al governo. Anche quando erano inutili o dannose. Ora che protestano contro il virus di regime a molti non piacciono più tanto…
Sarà pur vero quello che affermate ma sicuramente la “didattica a distanza” non funziona come la presenza.
La lezione in classe con il docente significa “rapporto umano e scambio di nozioni”, fondamentali per un apprendimento!
Concordo.E diciamo pure che stare al computer tante ore e’ pesante e non fa bene alla vista.
Bravo valligiano, I sapientone malati di internet, vengono a insegnarci sempre tutto. Sicuramente non sono valligiani come noi, intanto con questo stramaledetto covid, ci stanno a poco a poco togliendo tutto, ci stanno togliendo dignità, rispetto, lavoro e ci sarà sempre più povertà, diseguaglianze, frustrazioni, cattiveria, gente che avrà disagi sempre più crescenti, 75 anni di democrazia se ne stanno andando via e non ci accorgiamo di questa cosa seria, che ci sta portando via la vita e avvelenando le nostre vite, già provate duramente. Non è soltanto il Covid il nemico, benché abbia decimato molte vite ma tutto ciò che sta purtroppo producendo in maniera incontrollata, a seguito del virus. Speriamo che tutto ciò possa finire in fretta, e speriamo soprattutto che gli speculatori che hanno giocato sulle disgrazie altrui(vedi quella sindaca di quel paese nel vercellese) e tanti altri, la finiscano di avere animi così malvagi, delinquenti che non sono altro
Forza ragazzi. Siete grintosi, non badate ai commenti di chi vi vuole in Dad, magari é gente che non si ricorda nemmeno più cosa vuol dire essere giovani.