di ILARIA LANZALOTTI
VILLAR DORA – Lunedì 30 gennaio abbiamo incontrato il partigiano Angelo Brunatto nel suo accogliente appartamento villardorese. Da subito, alla faccia dei suoi 90 anni, si è rivelato entusiasta, pieno di vita e con tantissima voglia di raccontarsi.
Nella chiacchierata con ValsusaOggi, Brunatto ha ricordato il suo amico don Foglia, un prete fuori dal comune, delle sue imprese da partigiano e dei suoi molteplici lavori nel campo elettrico.
L’istruzione gli è sempre stata a cuore, e per questo motivo da giovane cercò una scuola serale che potesse frequentare pur lavorando. Suo malgrado, non trovò nulla che combaciasse con i suoi orari di lavoro, e dovette rinunciare all’idea di studiare.
Oltre ad aver ricoperto un ruolo importante fra i suoi compagni partigiani, è stato dirigente del sindacato Cisl e ha fatto parte del Gruppo Culturale Villardorese. Ascoltandolo, si rimane colpiti dall’entusiasmo con cui ricorda il passato, con tanta voglia di esprimere le sue emozioni e raccontarsi.
Angelo Brunatto è fra gli ultimi testimoni in Val Susa dei tragici eventi che caratterizzarono la Seconda Guerra Mondiale: i suoi ricordi sono preziosi e da conservare, affinché la memoria e i valori della Resistenzza possano essere trasmessi alle nuove generazioni.
Chissà se è contento del come , quelli che gli hanno succeduto, hanno ridotto l’Italia , per la quale , LUI, si è sacrificato.
Ha vissuto il suo tempo come sacrificio x gli altri! È tempo di prendere esempio ed imbracciare le armi..ora gli invasori ce li mette il nostro governo in casa!