SACRA DI SAN MICHELE – Si inaugura sabato 1° aprile alle 18.00, presso l’abbazia della Sacra di San Michele, la mostra “Le donne del Vangelo – la dignità della carità” di Ottavio Mazzonis.
Saranno esposti oltre cinquanta capolavori, tele e sculture, del maestro torinese Ottavio Mazzonis (1921-2010) che hanno il compito di aiutarci a comprendere il ruolo delle donne nel Vangelo.
Come scrive il noto critico d’arte, Vittorio Sgarbi, nell’introduzione dell’elegante catalogo, edito dalla casa editrice Skira, “La bella sequenza di immagini presentate in questa occasione, dall’Annunciazione al Presepe, dalla Fuga in Egitto ai misteri del Rosario presso la chiesa di San Lorenzo a Cento, ci mostra un artista che non teme le regole dell’iconografia cristiana ma le reinterpreta liberamente e originalmente nella continuità di un percorso arbitrariamente interrotto”.
Le curatrici della mostra, Silvia Pirracchio e Concetta Leto, si sono avvalse anche del patrocinio del Consiglio Pontificio della Cultura per dare rilievo agli importanti contenuti della mostra. E’ Concetta Leto a ricordarci che “Mazzonis è il pittore dell’eleganza, dell’equilibrio, dell’armonia. Si lascia condurre dalla sensibilità tutta femminile mentre tratteggia con leggerezza volti e corpi evanescenti, eterei che di terreno conservano solo la forma. Il percorso compiuto è completo e procede dai racconti della Genesi sino a quelli della morte e resurrezione di Cristo rendendo sempre centrale la grazia della figura femminile”. Soffermandosi sul tema presentato, Leto aggiunge ancora: “E’ alle donne che Dio affida in modo speciale l’uomo perché dotate di una particolare forza morale e spirituale. Comprendono il linguaggio dell’amore, lo testimoniano e ne diventano portatrici mediante la carità, la più importante delle virtù teologali come afferma San Paolo”.
S.E. Monsignore Anfossi, Vicepresidente della Fondazione Ottavio Mazzonis, sottolinea, invece, che “Mazzonis appartiene consapevolmente e laboriosamente ad una tradizione classica, ma si è espresso con molta originalità, anche modernità. In lui non c’è cesura o separazione tra arte profana e religiosa. Tutta la sua opera è ricerca dell’umano e simultaneamente del profondo che può esser detto anche religioso o sacro. Egli sceglie ‘l’uomo anche quando si pone davanti al Cristo come gli artisti del passato e cerca valori universali”.
La mostra, visitabile sino al 14 maggio, è stata patrocinata dalla Regione Piemonte, dal Consiglio Regionale e dai Comuni di Giaveno e Sant’Ambrogio, dalla Fondazione Cavallini Sgarbi e Lions Club. E’ stata realizzata grazie al prezioso contributo della Fondazione Magnetto, e della Fondazione Ottavio Mazzonis.
All’inaugurazione saranno presenti: il Padre provinciale dei Rosminiani, Don Claudio Massimiliano Papa; l’Assessore alla Cultura della Regione Piemonte, Antonella Parigi; la Vicepresidente del Consiglio Regionale, Daniela Ruffino, gli storici dell’arte, Laura Facchin e Alfonso Panzetta e il noto critico e storico d’arte, Vittorio Sgarbi. L’ingresso è libero sino all’esaurimento posti.
Orari della mostra: da lunedì a venerdì 14.30 -18.00. Sabato, domenica e festivi 14.3018.30