VIVEVA IN VALSUSA UNA DELLE VITTIME DELLA TRAGEDIA DI SANT’ANTONINO: ADDIO A DOMENICO STORZILLO

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SANT’ANTONINO DI SUSA – Viveva in Valle di Susa una delle due vittime della tragedia avvenuta nella mattinata di domenica 3 settembre sulla strada statale 25 del Moncenisio. Si tratta di Domenico Storzillo: nato a Gragnano, aveva 73 anni e viveva a Sant’Antonino di Susa. Era appena uscito di casa con la sua auto, intorno alle 10.15, quando ha trovato la morte: con la sua Chevrolet Matiz si era appena immesso sulla strada 25 in via Moncenisio 75: in quel momento c’è stato lo schianto violentissimo – proprio sul lato di guida – con una moto Suzuki Mv GSX R1000 guidata dall’altra vittima, il giovane 28enne Gabriele Paleari, residente a Bruino. Entrambi sono morti sul colpo.

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6 COMMENTI

  1. Avigliana – Susa dalle 15.00 alle 16.00, percorrendo la 24 da Avigliana a Condove e poi la 25 fino a Susa, quattro posti di blocco…immagino la stessa frequenza e la stessa presenza in tutta la valle per tutto il weekend. Però, mai tanti incidenti come in questo fine settimana. E tutti in posti dove guidando con buon senso è molto difficile fare sinistri. Come mai?

  2. Anche questo weekend non ha visto nessuna macchina dei carabinieri, nessuna pattuglia.
    Ho percorso la 24 e la 25, sei volte sabato e domenica, quasi tutte lo moto corrono inseguimenti a chi arriva primo.
    Servono pattuglie con paletta non velox.
    Una volta passato il velox riprendono a correre.
    Forse con più presenza queste vite oggi ci sarebbero ancora.
    Qui mi sembra di scrivere a nessuno.
    Chissà cosa pensa chi in questo momento ha il dovere di fare qualcosa?

  3. Ero in moto anche io quella mattina,Gabriele ci ha superato pochi km prima, salutando come sempre fanno i motociclisti, poi ha impennato la moto ed e’ partito a tutta velocita’, io credo che nessuno punti la pistola se con la moto vai a velocita’ sostenuta nelle curve montane, ma da motociclista posso dire che in centro abitato non si possa guidare cosi’, si mette e ci si mette in pericolo. L’articolo lo omette per ovvie ragioni, ma le testimonianze nei dintorni sono concordi sul fatto che Gabriele e’ arrivato impennando, in pieno centro abitato, e la matiz distrutta con danni sul montante B che vanno dal pavimento al tetto parli da sola… ai 50km/h non sarebbe successo nulla del genere, neanche ai 70 forse… lungi da me l’idea di buttare fango su un ragazzo giovane, bravo a guidare sicuramente,che ci ha lasciato, ma questa non e’ stata la solita tragedia della domenica, era evitabile con un briciolo di buon senso in piu’, noi motociclisti dobbiamo gia’ avere mille occhi, non possiamo azzerare i tempi di reazione commettendo questo tipo di imprudenze… ora abbiamo due morti in piu’ sulle strade, due persone in meno qui con noi… prezzi troppo alti da pagare per qualche scarica da adrenalina. che riposino in pace

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