ZONA FRANCA IN VALSUSA? L’ALTA VALLE SI CONFRONTA

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di FRANCO TRIVERO

VALSUSA – Le iniziative dei giorni scorsi sia a Beaulard che a Oulx con l’aperitivo a Bardonecchia, hanno rappresentato un momento di dibattito e confronto con i cittadini e hanno avuto un ottimo riscontro di partecipazione e anche un certo interesse. È stato chiarito che il comitato è costituito da uomini e donne che, con il loro impegno civile, rivendicano la rinascita di una Valle, il riscatto economico e sociale dei suoi cittadini. Un territorio che contrariamente alle aspettative, non è stato sufficientemente valorizzato dagli interventi infrastrutturali realizzati negli ultimi quarant’anni, tanto da essere stato dichiarato nel 2001 da uno studio commissionato all’Unione industriale, “Zona depressa”, per le conseguenze di una deindustrializzazione e di un importante depopolamento, che ne hanno seriamente compromesso lo sviluppo. È stato chiarito che ottenere il riconoscimento di Zona Franca significherebbe per tutti i residenti e non, attività commerciali, artigianali e imprenditoriali, un beneficio collettivo comune a prescindere dall’età, dal sesso, religione e credo politico. Per questa ragione è necessario ottenere la più ampia partecipazione possibile di adesioni al progetto poiché siamo consapevoli che i diritti non sono mai stati regalati, ma vanno conquistati. Questo è un progetto che deve trovare nella popolazione e nelle attività produttive, il coraggio di rivendicarlo e nella Politica la sensibilità e l’impegno di riconoscerlo. Il Comitato si stringe alla popolazione di Bardonecchia per l’evento franoso che ha coinvolto l’abitato. È stato deciso che i proventi ricavati dall’aperitivo, verranno devoluti al Comune. Con l’occasione, desideriamo esprimere i nostri più sinceri ringraziamenti alle attività commerciali sotto elencate, che con il loro importante e fondamentale contributo hanno reso possibile l’evento a Bardonecchia: “Mini Bar” di Alessandro e Vale, “Bar Style” di Monica Suppo, “Hotel la Quiete” di Erika della Lucia e Clara Peytavin Berge, “La bottega del pane” di Avantaggiato Nicola.

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4 COMMENTI

  1. Altovalligiani che eventualmente ancora non lo avessero fatto..sveglia!! Leggete i nomi presenti in queste iniziative, triti, ritriti e arciritriti, già movimento 5stelle, già italexit e tra un anno, post elezioni, saranno oltre che ritrombati anche ex valsusa zona franca.
    Ennesima marchetta personale elettorale per raccattarsi quattro cadreghini in comune in modo paraculante.. esattamente come tutti gli altri, con però l’alta probabilità di fare danni molto peggiori. Spiace per le persone per bene ei commercianti che credono in questo ideale di zona franca e che verranno puntualmente delusi dal fine reale della vicenda

  2. Mah!?, Sign. Franco Trivero , lei scrive :

    È stato chiarito che ottenere il riconoscimento di Zona Franca significherebbe per tutti i residenti e non, attività commerciali, artigianali e imprenditoriali, un beneficio collettivo comune …ecc ecc…

    A me sembra che il beneficio più interessante per voi sia di carattere economico/ finanziario conseguente alla riduzione delle imposte.
    Che poi questo comporti benefici anche per gli altri è tutto da dimostrare.
    Comunque stiamo tranquilli.
    Non avete speranze, per fortuna.

  3. sveglia… oltre che ex tutto i vari promotori si dimenticano delle disposizioni di legge in vigore… quello in via Medail non è stato solo un aperitivo ma un vero e proprio incontro politico, e come tale aveva bisogno della comunicazione presso la polizia locale del comune, cosa che non è avvenuta….

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