di ALESSANDRO SALZONE
SANT’ANTONINO DI SUSA – Alle ore 21 di giovedì 30 gennaio, presso la palestra comunale di via Abegg, si è tenuto l’incontro “Zona Franca Valsusa, quali percorsi?”. Numerosi i presenti tra cittadini e amministratori comunali. Parlano l’assessore comunale Maria Donata Cappuccio, il sindaco Andrea Andolfatto e il consigliere regionale Silvio Magliano. Protagonista del dibattito l’assessore regionale Enrico Bussalino, intervistato dal vicesindaco Roberto Giuglard. Sulla zona franca o “zona a fiscalità di vantaggio”, come viene definita a Sant’Antonino di Susa, la giunta comunale si è già espressa favorevole nella deliberazione del 27 novembre scorso. Segno dell’impegno della maggioranza in tal senso, che aveva già organizzato un primo incontro sul tema anche il 26 gennaio 2024, insieme al Comitato Pro Zona Franca Extradoganale Valle di Susa. Bussalino sostiene l’importanza dell’autonomia differenziata come presupposto per raggiungere in maniera efficacie la realizzazione di una zona franca locale, per cui la Valsusa ha tutti i prerequisiti. L’alternativa sarebbe quella di aspettare il successo di un’iniziativa a livello nazionale. I meriti dell’autonomia differenziata sarebbero inoltre quelli di “ottimizzare” e “sburocratizzare” la gestione del territorio. Ciò garantirebbe alla regione uno spazio di manovra per “dare una mano ai territori più marginalizzati” come quello valsusino, toccato dalla deindustrializzazione e dalla progressiva scomparsa dei servizi essenziali. La giunta regionale ha già avviato le trattative con il governo per l’autonomia sulle materie senza Livelli Essenziali di Prestazioni (LEP). Tra queste, probabilmente l’ultima di cui si discuterà, secondo Bussalino, sarà anche quella più interessante per la Valsusa, in quanto permetterà alla regione di istituire una zona economica speciale. Bisognerà però aspettare la fine delle trattative, entro uno o due anni, per poter provare a parlarne. Preoccupazioni sul settore sanitario valsusino sono emerse dal pubblico, che si è chiesto se le mancanze in merito possano o no essere risolte dall’autonomia della regione in materia. Autonomia che però non è ancora in trattativa in quanto caratterizzata da LEP.
E’ più facile che un cammello passi per la cruna di un ago … ma come fate ad illudervi ancora su una simile proposta. Anche uno stolto comprenderebbe che con quei presupposti, così aleatori, si punta solamente a fini politici diversi (raggranellare elettori per propri interessi ?)
Nell’attesa suggerirei di piantare alberi di noce, saranno redditizi a zero costo fiscale moooolto, moooolto prima……
Con tutta la fuffa che stanno smuovendo questi ciarlatani finiremo tutti con l’asma.
Bene a livello nazionale i boccaloni hanno votato Giorgia ,Salvini, Santanchè ect.ect…che toglievano accise, toglievano legge Fornero, pensione per tutti a 40 anni, blocco dei migranti ect..ect..Ora i boccaloni dell’ enclave valle Susa inseguono la chimera della zona franca. I problemi attuali in valle sono, sanità, trasporti locali, occupazione, sicurezza…e purtroppo anche acqua. Ma è meglio nascondere questi problemi con la nebbia della zona franca…
Ma la zona franca inciderebbe anche sulle pensioni ? Perché a giudicare dalla platea ….
Sì diventeremo una Zona Franca , anzi lo saremo a livello Nazionale ,perché i Francesi ormai comandano in Stellantis e si insinueranno più profondamente nei trasporti (treni) energia e Finanza , noi insaponiamo (politica) e oltralpe radono…..
I francesi.È sempre colpa loro.
Che cattivoni.
Se quelli che hanno la bomba atomica si mettessero d’accordo a spartirsi quelli che l’atomica non ce l’hanno, chi glie lo potrebbe impedire?
Nel qual caso il nord ovest sicuramente andrebbe alla Francia, anche favorita dai buchi diretti.
Altro che i pesci Siluro, qui in vallata abboccano tutti come i tonni di Cantabria.
Differenziata o indifferenziata ?
Carta plastica vetro umido, tutte sciocchezze per far credere che le cose andranno meglio, ma andranno come devono andare sempre peggio. Non ci crede più nessuno solo i creduloni ci credono.
Qui non cambia niente, la popolazione si lamenta di tutto è stufa di tutto basta leggere i giornali e guardare la televisione per capirlo, ma qualcuno fa finta che tutto va bene.
Vendere l’autonomia differenziata così è proprio una paraculata che dimostra la sua inutilità! …pur essendo favorevole alla zona franca.